Trenta, spunta un altro giallo: il sito del Ministero aggiornato oggi

La pagina sul portale trasparenza della Difesa dedicata alla Trenta modificata proprio oggi. Gasparri: "Qualcosa da nascondere o da aggiungere?"

Trenta, spunta un altro giallo: il sito del Ministero aggiornato oggi

Se il caso dell'alloggio di servizio assegnato prima a Elisabetta Trenta - quando era ministro della Difesa nel primo governo Conte - e poi al marito, il maggiore dell’Esercito Claudio Passarelli, prende contorni sempre più definiti, spunta un altro giallo.

Quello della pagina dedicata alla trasparenza nella pubblica amministrazione sul sito del ministero. Proprio oggi, infatti, la pagina del portale dedicata all'ex ministro grillino è stata modificata e aggiornata.

Sito ministero

A scoprirlo è stato il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri che ricorda come sulla questione è stata aperta un'inchiesta dalla procura militare che ha tutta l'intenzione di fare luce sulla vicenda che imbarazza - e non poco - i Cinque Stelle. "Siamo garantisti e attendiamo gli sviluppi", sottolinea l'azzurro, aggiungendo però che almeno sotto il "profilo della opportunità", gli errori della Trenta "sono clamorosi". "Ci attendiamo uno sgombero immediato dell'alloggio", dice il senatore, "O lo farà lei o saranno i tanti senza casa a sollecitarlo con la loro presenza".

Poi segnala l'ulteriore "giallo" sulla pagina Amministrazione Trasparente del ministero della Difesa: "C'è un'ultima modifica allo status dell'ex ministro intervenuta in data 18 novembre 2019, cioè oggi", spiega, "Cosa ha cambiato in fretta e furia l'ex ministro Trenta? C'era qualcosa da nascondere o da aggiungere? Perché non lo dice pubblicamente?".

Stamattina, in una lunga intervista al Corriere, l'ex ministro si è difesa dicendo che la casa le serve perché "ha tante relazioni" e non le basta la casa che ha nel quartiere Pigneto. E ieri aveva candidamente ammesso che l'appartamento in pieno centro di Roma era stato riassegnato al marito.

"Le piacciono le case grandi, noi invece preferiamo le verità grandi", aggiunge Gasparri, "Questa vicenda ricopre di ulteriore vergogna tutti i grillini d'Italia. Per noi non è una sorpresa, per l'Italia deve essere una presa d'atto di chi sia questa gente".

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