Cronache

La triste fine dei due panda scaricati dalla Scozia

Tian e Yang, un tempo star dello zoo di Edimburgo, non interessano più. Torneranno in Cina

La triste fine dei due panda scaricati dalla Scozia

Anche i panda, nel loro piccolo - che poi tanto piccolo non è - vivono la nobiltà e le miserie di noi umani. Sicuramente un'antifavola quella di Tian Tian e Yang Guang, arrivati nel 2011 dalla Cina, paese di cui sono l'animale simbolo, allo zoo di Edimburgo, capitale della Scozia. Per qualche anno i due orsi bicolori sono stati l'attrazione della struttura. Ma la loro popolarità è evaporata anche a causa della loro pigrizia sessuale. I due panda, un maschio e una femmina, avrebbero dovuto regalare alla Scozia il primo «pandino» Highlander. Ma in otto anni nulla è accaduto di significativo nel talamo. Niente sesso, siamo scozzesi. E ora a Edimburgo, stanchi di spender soldi per quei due simpatici animaloni non troppo affaccendati a sedursi tra di loro e per di più sempre meno «esotici» per i visitatori dello zoo, hanno deciso di rispedirli in Cina al termine del periodo di cattività scozzese programmata, che scadrà a breve.

La storia di Tian Tian Una lei) e Yang Guang (un lui) è davvero una parabola dolceamara, che fa comprendere come anche gli animali siano oggetto di consumismo globale. I due panda arrivarono nello zoo edimburghese nel 2011 nell'ambito di un progetto della Royal Zoological Society of Scotland per generare il primo panda scozzese e furono subito delle star: ci furono per mesi lunghe file per spiare i due orsoni bianconeri e favoleggiare su una romantica storia amorosa che mai sarebbe nata. Nacquero anche celebri battute, come quella dell'allora primo ministro Alex Salmond, secondo cui in Scozia c'erano più panda che «tory».

Poi la favola lasciò spazio alla cronaca. Gli zoologi scozzesi, delusi dallo scarso feeling tra i due plantigradi, provarono svariate volte con l'inseminazione artificiale, ma sei tentativi furono vani e alla fine anche i motivatissimi scienziati decisero che non valeva la pena insistere ancora e si disamorarono (anche loro) del progetto.

Tra i fattori che porteranno la Scozia a divorziare presto dai loro (ex) amati panda c'è quello economico. E si sa che gli scozzesi sono sensibili al problema (alert: cliché): Edimburgo ha versato a Pechino un milione di sterline all'anno per il leasing dei panda (e noi che conoscevamo solo il leasing della Panda). Inoltre il nuovo recinto che ospita i due animali è costato 2,5 milioni di sterline. E alla fine gli scozzesi si stanno iniziando a chiedere se vale la pena davvero spendere tanti soldi per due animali, per quanto fuori dal comune. In tempi di Brexit, che vuoi che sia una Pandexit..

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