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Tronca nomina due dirigenti coinvolti in Mafia Capitale

Si tratta di ex assessore della giunta Alemanno e di una dirigente che è finita nella lista dei 101 stilata da Gabrielli nel suo rapporto sul malaffare romano

Tronca nomina due dirigenti coinvolti in Mafia Capitale

A Roma col nuovo commissario straordinario Tronca si torna al passato. Il successore di Ignazio Marino al Campidoglio, come rivela Il Fatto Quotidiano, ha nominato a capo dei dipartimenti due persone che figurano coinvolte in Mafia Capitale.

Si tratta dell’ex assessore della giunta Alemanno, Lucia Funari e del dirigente Clorinda Aceti. La prima è sotto inchiesta per corruzione, mentre la seconda compare nella lista dei 101 stilata da Gabrielli sul malaffare romano. Per loro Tronca ha previsto che si occuperanno rispettivamente di sport e qualità della vita – la prima – e di formazione e lavoro, la seconda. Le nomine, per ironia della sorte, fanno parte del piano triennale anticorruzione voluto da Ignazio Marino che prevede un turn-over nelle posizioni apicali dell’amministrazione.

Il nome della Aceti a una gara d'appalto fatta quando lei era al dipartimento Patrimonio e le cui procedure sono state definite dalla Commissione di Gabrielli “opache e anomale”. C'è il sospetto che a quella gara sarebbe stato interessato l'imprenditore Mauro Balini, presidente del porto di Ostia, accusato di bancarotta e “legato – secondo l’inchiesta prefettizia – alle organizzazioni mafiosi operanti ad Ostia” e su questa vicenda sono in corso varie indagini, sia interne sia della procura. La Funari, secondo la procura, invece, sarebbe al centro di episodi di corruzione riguardanti la gestione di mercati e parcheggi quando nel 2012 era assessore al Patrimonio. Il primo ottobre del 2014 per lei è stata iscritta nel registro degli indagati insieme a vari imprenditori e dipendenti pubblici. Negli interrogatori del 23 e 24 giugno scorso Salvatore Buzzi ha dichiarato che la Funari – ritornata per qualche mese al suo posto di dirigente alla Mobilità – era nel suo libro paga. “Le davo 10mila euro al mese per ottenere le proroghe dei servizi dell’emergenza alloggiativa. Complessivamente, le ho portato in ufficio 100 mila euro”.

La Funari ha annunciato querela ma lei era già stata presa di mira da Marino con una serie di procedimenti amministrativi.

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