Coronavirus

"Troppi sbarchi: è allarme sanitario"

Forza Italia: non va negata la correlazione tra diffusione del virus e immigrati

"Troppi sbarchi: è allarme sanitario"

La crisi economica legata all'emergenza sanitaria si arricchisce, e in maniera stabile, di un altro fattore: l'immigrazione clandestina. Forza Italia alza la voce sulla nuova ondata di sbarchi nelle coste meridionali del Paese, che rende l'emergenza sanitaria ancor più difficile da gestire. Lo stesso Silvio Berlusconi, ieri in un'intervista a Libero, sottolineava i pericoli legati a una seconda ondata di contagi. «I flussi migratori rappresentano - spiega il leader azzurro - rappresentano un pericolo reale, soprattutto ai danni delle regioni del Sud, dove avvengono gli sbarchi e dove il sistema sanitario è più debole». Come il lockdown ha imposto (o almeno dovrebbe farlo) di ripensare globalmente il sistema economico a partire dal sistema fiscale, così il rischio di una seconda ondata, spiega Berlusconi, deve far rimettere in agenda la politica sull'immigrazione. «È il momento - aggiunge il presidente di Forza Italia - per chiedere finalmente una politica efficace di contrasto all'immigrazione, basata su accordi con i Paesi africani, come quella che solo il nostro governo è stato in grado di realizzare».

Non è però soltanto il Sud a rappresentare la porta d'ingresso per il Covid. Anche i migranti provenienti dai Balcani rischiano di essere vettori del virus. Lo denuncia Licia Ronzulli, vicepresidente dei senatori azzurri. «Siamo a un'immigrazione incontrollata, anche sulla rotta Balcanica - avverte la senatrice -. Lo stesso Marco Minniti (Pd) ha sottolineato la correlazione tra immigrazione e diffusione del virus ma invece di trovare soluzioni il governo pensa soltanto a salvare le poltrone».

D'altronde il problema non può essere gestito da un governo che poggia su una maggioranza divisa sul modo di affrontarlo. Anna Maria Bernini, capogruppo al Senato degli azzurri, fa notare come le dichiarazioni di Renzi e le azioni di Di Maio (nelle vesti di ministro degli Esteri) si contraddicano. «Renzi ha detto che per dare una risposta concreta all'immigrazione dall'Africa - ricorda la Bernini - è necessario aumentare i fondi della cooperazione internazionale. Di Maio per tutta risposta ha sospeso i fondi per la Tunisia come rappresaglia per le continue partenze verso l'Italia. Una misura a nostro parere giusta, ma per gestire il fenomeno migratorio ci vorrebbe una maggioranza coesa, non questa babele in cui si dice tutto e il suo contrario».

Sul fronte politico interno, poi, si registra una nuova presa di posizione congiunta (e con un comunicato unico firmato dai leader dei tre partiti dell'opposizione), su quanto avvenuto ieri in Consiglio dei ministri dove è stata decisa la nomina di un commissario straordinario per vigilare sul rispetto del principio della parità di genere nelle prossime regionali in programma in Puglia (unica regione che ancora non lo prevede) a settembre. «Il rischio evidente - recita il comunicato - è quello di creare un precedente pericolosissimo e un incidente istituzionale finalizzato a far saltare le elezioni. Chiediamo che su questa situazione vigili il Presidente della Repubblica.

Il centrodestra ha già comunicato più volte che è disponibile subito a votare in Consiglio Regionale il testo di legge che prevede la preferenza di genere».d

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