Mondo

Troppo pesanti sugli elicotteri: San Bernardo, addio soccorso

Addio fiaschette al collo, gli escursionisti in difficoltà ad alta quota dovranno votarsi non più a San Bernardo ma chissà a chi

Troppo pesanti sugli elicotteri: San Bernardo, addio soccorso

Addio fiaschette al collo, gli escursionisti in difficoltà ad alta quota dovranno votarsi non più a San Bernardo ma chissà a chi. La Svizzera manda in pensione il più popolare cane di montagna, declassato alla meno avventurosa (pur se non meno commendevole) mansione di sostegno ad anziani, bambini e disabili. I primi a cambiare lavoro saranno i sette cuccioli di San Bernardo, cinque femmine e due maschi, nati un mese fa alla Fondazione Barry di Martigny (nel cantone del Vallese) dalla prima cucciolata di mamma Edène, due anni di età.

Il fatto è che i San Bernardo sono ormai troppo grandi e pesanti per salire sugli elicotteri del soccorso alpino. «Il San Bernardo - spiega Fabien Marmy, presidente del gruppo dei cani da valanga del Vallese romando - non è più utilizzato a causa delle sue dimensioni e del suo peso, che può raggiungere gli 80-85 chili. Occorre infatti poter portare il cane in braccio per metterlo nell'elicottero. E poi si tratta anche di una questione di posto nell'abitacolo». Meglio labrador, pastori tedeschi, pastori australiani e Golden retriever, che pesano in media meno di 35 chili e sono «particolarmente resistenti».

A lungo utilizzati per accompagnare i viaggiatori e per ritrovare e salvare i dispersi nella neve e nella nebbia, i San Bernardo - con il caratteristico bariletto di legno al collo per dispensare un conforto alcolico molto gradito alle basse temperature - è nell'immaginario collettivo considerato il migliore amico dell'uomo delle nevi. Per un lungo periodo gli esemplari di questa razza sono intervenuti in particolare nella zona del Gran San Bernardo, dove vivevano. Ma «con l'utilizzo degli elicotteri, i soccorritori hanno preferito loro razze più leggere», spiega Manuel Gaillard, responsabile cinofilia alla Fondazione Barry.

Circa trenta San Bernardo vivono stabilmente alla Fondazione e ogni anno nascono in media 20-25 cuccioli con pedigree. Se taluni rimarranno a Martigny per proseguire l'allevamento, la maggior parte sarà collocata in famiglie accuratamente selezionate.

I cuccioli di Edène possono essere seguiti quotidianamente grazie alla webcam sul sito web della fondazione.

Commenti