Trova il ladro in casa, spara e lo uccide

Milano Un'altra rapina, un altro morto. Ancora nel Milanese. Un mese dopo il caso di Vaprio d'Adda si ripete l'incubo. Un rapinatore è stato ucciso ieri sera a Rodano, piccolo Comune alle porte di Milano, nel corso di una rapina. E secondo la ricostruzione dell'avvocato, è stato ucciso nel corso di una sparatoria ingaggiata con il padrone di casa, un commerciante italiano di 55 anni, senza precedenti penali, che è stato aggredito e minacciato.Mancano pochi minuti alle 21. Una villetta a due piani in via Matteotti, nella frazione Lucino viene presa d'assalto da una banda di tre malviventi. Nella villetta vive una normale famiglia composta da tre persone. E l'abitazione è già stata oggetto di rapine. Secondo quanto ricostruito dal suo legale, Piero Porciani, il padrone di casa ha parlato di una banda di tre persone, presumibilmente dell'est europeo, che hanno fatto irruzione in casa incappucciati e con i guanti. I tre hanno aggredito il commerciante, lo hanno colpito al volto e minacciato, mostrando dei coltelli. E hanno minacciato di usare violenza sulla moglie e sulla figlia, di 10 anni. L'uomo - prosegue sempre la ricostruzione - avrebbe fatto il possibile per collaborare e soddisfare le richieste dei malviventi, che si sarebbero comunque mostrati insoddisfatti dell'esito del furto. A quel punto avrebbe preso un'arma, regolarmente detenuta e denunciata, sparando un colpo a scopo intimidatorio, in aria dunque. I banditi avrebbero risposto al fuoco, con due armi, una che era già in loro possesso e un'altra, un 357 da sei pollici, rubata proprio nella casa di via Matteotti. Nella sparatoria uno dei banditi, colpito all'addome, è rimasto ucciso mentre i due complici sono fuggiti, apparentemente senza lasciare tracce o testimonianze. La chiamata per chiedere soccorsi è partita alle 20.54. I soccorsi medici non hanno potuto far altro che constatare il decesso del giovane, mentre il commerciante padrone di casa è illeso. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Cassano d'Adda, che indagano sulla vicenda.

Dopo il caso del «pensionato di Vaprio d'Adda» che ha scatenato grandi polemiche, è probabile che questa nuova tragedia che si è consumata a pochi chilometri di distanza riaprirà la discussione sul diritto alla legittima difesa e sulla sua attuale estensione nella normativa penale italiana.

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