New York - Donald Trump vola a Londra per il summit della Nato con la speranza di oscurare il procedimento per il possibile impeachment, e si scaglia contro i democratici che hanno deciso di dare il via alla fase successiva delle indagini proprio mentre lui è all'estero. Il numero uno della commissione Giustizia della Camera Jerry Nadler ha invitato il presidente americano a partecipare alla prima udienza, domani: il tycoon ha rifiutato, e parlando con i giornalisti prima di imbarcarsi sull'Air Force One, ha fatto notare che i dem erano ben consapevoli della tempistica. «Hanno deciso che quando andavo al vertice Nato, organizzato un anno fa, era il momento giusto», ha tuonato, ribadendo che il procedimento per la sua messa in stato di accusa è una «bufala».
The Donald ha fatto riferimento anche alla nuova intervista al Time di Volodymyr Zelensky, nel corso della quale il presidente ucraino ha spiegato di «non aver mai parlato con lui in termini di quid pro quo». Zelensky «ha affermato con fermezza che non ho fatto nulla di sbagliato, il caso dovrebbe essere chiuso», ha proseguito Trump. Nadler gli ha pure offerto la possibilità di inviare un suo consigliere a rappresentarlo all'udienza, ma il Commander in Chief ha detto che non lo farà, «perché l'intera faccenda è una bufala, e lo sanno tutti». La Casa Bianca, da parte sua, ha fatto sapere che nemmeno i legali del presidente si presenteranno in Congresso per quello che viene considerato un processo ingiusto contro di lui. Il consigliere di Pennsylvania Avenue, Pat Cipollone, ha poi accusato direttamente Nadler di aver pianificato appositamente l'audizione mentre Trump è all'estero: «L'ha programmata senza dubbio di proposito, nel periodo in cui sapeva che era fuori dal paese per partecipare all'incontro dei leader della Nato a Londra».
All'appuntamento, che dovrebbe festeggiare i 70 anni della nascita dell'Alleanza Atlantica, rischia di esserci ben poco da celebrare. Il clima è quanto mai teso, con il presidente francese Emmanuel Macron che giorni fa ha parlato di «morte cerebrale» dell'organizzazione. Poi ci sono le vicende personali di molti dei leader, dall'impeachment di Trump alla Brexit del premier britannico Boris Johnson, mentre il turco Recep Tayyip Erdogan è nel mirino per l'offensiva contro i curdi nel nord della Siria. E ad accentuare le tensioni potrebbe essere il pressing di Washington sugli europei affinché rinuncino a collaborare con i cinesi per realizzare le reti di nuova generazione 5G. «Non dovete fidarvi di società come Huawei o Zte», ha scritto il segretario di Stato Mike Pompeo agli alleati del Vecchio Continente, sottolineando come per gli Usa sia una questione di sicurezza nazionale.
Nel frattempo, la campagna per la rielezione di Trump ha annunciato che non concederà più le credenziali per comizi e altri eventi ai giornalisti di Bloomberg News.
La settimana scorsa la società ha spiegato che non avrebbe condotto indagini approfondite sul candidato alle primarie democratiche Michael Bloomberg o sui suoi rivali di partito per Usa 2020, e ora il responsabile della campagna del tycoon, Brad Parscale, ha spiegato: «Visto che hanno dichiarato apertamente i loro pregiudizi, la campagna di Trump non gli darà più le credenziali per manifestazioni o altri eventi fino a quando Bloomberg News non annullerà pubblicamente la decisione». Ma «decideremo se interagire con singoli reporter o rispondere alle domande caso per caso».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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