Coronavirus

Trump-show in Florida. "Sono immune al Covid. Vi bacerei tutti quanti"

Il presidente dopo il ricovero: "Mi sento forte". Ma il virologo Fauci: "Va a caccia di guai"

Trump-show in Florida. "Sono immune al Covid. Vi bacerei tutti quanti"

«Ora andiamo a vincere». Donald Trump lancia dalla Florida lo sprint finale della sua campagna elettorale quando mancano 20 giorni al voto del 3 novembre. Nel primo comizio dopo il contagio per il coronavirus, un vero show durato oltre un'ora, il presidente americano si è concesso un bagno di folla con migliaia e migliaia di sostenitori che lo attendevano all'aeroporto di Sanford, nel Sunshine State. Il tycoon è senza freni: «Sono immune ora. Mi sento forte. Vi bacerei tutti, bacerei tutte le belle donne presenti, un bacio grande e grosso», ha detto al suo popolo festeggiando la notizia del test negativo, con i fan (pochi con la mascherina e decisamente senza distanziamento) che cantavano all'unisono «Four more years», altri quattro anni alla Casa Bianca. D'altronde l'euforia è al massimo per la buona notizia diffusa poco prima della partenza da Washington dal medico della Casa Bianca: «Il presidente è risultato negativo al Covid più volte negli ultimi giorni, non è più contagioso», ha detto Sean Conley. Ciò che si attendeva da giorni per poter lanciare il rush finale con una serie di appuntamenti a tappeto in tutti gli stati chiave, fondamentali per conquistare il secondo mandato.

Così, dopo la Florida, ieri Trump si è recato in Pennsylvania, mentre oggi è la volta dell'Iowa e domani del North Carolina, poi di nuovo in Florida e in Georgia. «I lockdown stanno uccidendo i paesi in tutto il mondo - ha affermato il tycoon nel primo tweet dopo la guarigione - L'Oms ha ammesso che avevo ragione. La cura non può essere peggiore del problema». Chi non ha apprezzato la decisione del presidente di riprendere con i mega comizi è stato invece il virologo Anthony Fauci, che in un'intervista televisiva ha affermato: «È il momento peggiore per fare questo, basta guardare quello che sta accadendo nel paese, ed è davvero preoccupante, con alcuni stati che stanno avendo ancora un aumento dei contagi». Trump così va «a caccia di guai». Peraltro, i detrattori hanno pure criticato il presidente dopo che il suo medico ha precisato che è risultato negativo al test rapido chiamato Abbott BinaxNOW. Dettaglio cavalcato da molti media e che lascia dubbiosi diversi esperti, i quali hanno chiesto cautela sulla reale accuratezza di questo tipo di test, che non sarebbe stata ancora sufficientemente provata. Il BinaxNOW - ha scritto il New York Times - costa 5 dollari e funziona come il test di gravidanza, controllando la presenza di una proteina prodotta dal coronavirus. «Trump è un irresponsabile - ha intanto ribadito il rivale Joe Biden dall'Ohio - Ha mentito, non ha detto la verità sulla pandemia e non ha un piano per combatterla». «Il mio piano - ha sottolineato il candidato democratico - è composto da test, tracciamento, mascherine, non politicizzazione della corsa al vaccino, distribuzione del farmaco in maniera sicura ed equa». «I democratici vogliono rimpiazzare il sogno americano con un incubo socialista», ha detto invece il Comandante in Capo ai suoi sostenitori. E rivolto ai governatori dell'Asinello, ha ammonito: «Aprite gli Stati, il lockdown vi sta uccidendo».

I principali sondaggi continuano a dare Biden avanti, anche di 10-11 punti a livello nazionale, ma in molti non dimenticano quanto accaduto nel 2016, quando le proiezioni agli ultimi giorni prima del voto davano Hillary Clinton in forte vantaggio sull'allora candidato repubblicano. Intanto già dieci milioni di americani, secondo i dati della University of Florida, avrebbero già votato: un record, dovuto soprattutto al boom del voto per posta in tempi di pandemia. E al Senato ieri si è svolta la seconda giornata di audizione di Amy Coney Barrett, la giudice cattolica conservatrice nominata da Trump alla Corte Suprema. «Sarò obiettiva, imparziale» e «non mi farò influenzare dalla mia fede religiosa», ha assicurato, schivando però accuratamente le domande sull'aborto e sul destino dell'Obamacare.

E negando di aver mai parlato di tali questioni col presidente: «Sarebbe una madornale violazione dell'indipendenza giudiziaria per me prendere impegni in questo senso».

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