Trump vuole bandire TikTok: "Spia per Pechino"

Il presidente firmerà un decreto contro il social cinese. Che Microsoft vorrebbe acquistare

Trump vuole bandire TikTok: "Spia per Pechino"

Donald Trump accelera su TikTok e per gli analisti internazionali la mossa del tycoon non sarebbe altro che la risposta al «golpe» di Pechino sulle elezioni di Hong Kong. I rapporti tra Casa Bianca e Cina non sono mai stati così tesi come nelle ultime settimane e a farne le spese toccherà oggi (a meno di ripensamenti dell'ultimo minuto) alla celebre piattaforma social. «Per quanto riguarda TikTok verrà bandita dagli Stati Uniti. Firmerò il documento in giornata», ha detto Trump parlando alla stampa.

TikTok è di proprietà di ByteDance, multinazionale cinese di tecnologia Internet con sede a Pechino. In più di un'occasione i vertici del gruppo, negando ogni tipo di violazione, hanno sottolineato il doppio nodo con cui la compagnia e la stessa app sono legate agli Stati Uniti. TikTok è guidata infatti da un Ceo americano, con centinaia di dipendenti e leader chiave che lavorano quotidianamente per la sicurezza, la privacy, i prodotti e le norme statunitensi. «Non abbiamo fornito i dati degli utenti al governo cinese, né mai lo faremmo se dovesse esserci richiesto», ha spiegato il portavoce di ByteDance, ricordando che l'app ha assunto l'ex dirigente della Walt Disney Kevin Mayer come amministratore delegato a giugno, garantendogli anche la carica di direttore generale. È necessario ricordare che dalla serata di venerdì, Microsoft risultava essere in pole position per l'acquisizione di TikTok. Non è chiaro al momento quanto siano avanzati i colloqui tra Microsoft e ByteDance (che secondo indiscrezioni sarebbe disposta fin da subito a cedere quote), ma qualsiasi accordo andrebbe nella direzione di modificare la proprietà di TikTok, che al momento è al centro dello scontro geopolitico tra Stati Uniti e Cina.

Il presidente Trump potrebbe presto chiedere a ByteDance di vendere le sue quote di TikTok, che l'amministrazione statunitense ritiene un pericolo per la sicurezza nazionale. La preoccupazione della Casa Bianca è che TikTok possa trasmettere i dati sensibili degli statunitensi al governo cinese, oppure fungere da amplificatore della propaganda di Pechino. Il popolare social cinese sta acquisendo sempre più utenti, attualmente ha superato quota 800 milioni. Il target è quello dei giovanissimi e la valutazione attuale della piattaforma è di circa 100 miliardi di dollari. L'inquilino della Casa Bianca non vedrebbe in maniera del tutto negativa una TikTok a stelle e strisce, ma si è detto contrario a un accordo per la cessione della piattaforma social che coinvolga Microsoft.

Questo almeno in via ufficiale, anche se non è certo da escludere che Trump stia tentando con un'operazione sottotraccia di raccogliere due piccioni con una fava: togliere il maggior social network al mondo dalle mani di un gruppo cinese e depositarlo, con le migliori condizioni possibili (e non senza una certa coercizione politica) nelle mani di uno dei maggiori gruppi degli Stati Uniti. Il gruppo guidato da Satya Nadella ha fiutato l'affare dopo che l'ennesimo decreto Trump è entrato in vigore. Un decreto che inasprisce ancora di più le pene per le società americane che hanno contatti con la Cina, sia economici che di collaborazione. Altresì obbliga che le società con sede negli Stati Uniti, detengano tutte le azioni all'interno dello stesso paese. Il filone è sempre il medesimo, nato per vietare qualsiasi connessione tra Cina e Stati Uniti, con Huawei che è stato il primo grande esempio ad essere sottoposto ad una restrizione totale.

Se questa operazione dovesse andare a buon fine, si realizzerebbe una

situazione ben poco ipotizzabile solo fino a pochi anni fa: Microsoft avrebbe dalla sua sia il principale social network, al netto di Facebook, comunque già Usa, che il principale social network professionale, ovvero LinkedIn.

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