Le truppe russe allo stremo. Mosca promette soldi e fama

Gli 007: "Morale basso". Il Cremlino invia attori e cantanti al fronte. E lancia i nuovi reclutamenti

Le truppe russe allo stremo. Mosca promette soldi e fama

Sarà un Natale di guerra in Ucraina, anzi il governo di Kiev è convinto che «il conflitto non finirà prima della prossima estate». Ecco perché la Russia si muove in queste ore su un doppio binario. Vladimir Putin sostiene di non aver bisogno di una nuova mobilitazione, per aumentare il numero delle reclute in Ucraina. Eppure da Mosca è partita via social una campagna di propaganda per convincere sempre più concittadini ad arruolarsi nell'esercito, garanzia di soldi e successo, è il messaggio. Il Cremlino nega anche i problemi dei bassi salari, di munizioni ed equipaggiamenti scarsi, ma per risollevare il morale delle truppe, il ministero della Difesa ha deciso di inviare al fronte cantanti d'opera, attori e artisti circensi, la «brigata creativa di prima linea». La ragione? Quel morale «fragile» - spiega il ministero della Difesa britannico - «continua a essere motivo di vulnerabilità notevole» per i militari inviati da Mosca a combattere.

Dalla Russia parte dunque un'operazione a fini interni, per convincere sempre più cittadini a imbracciare le armi, e una simultanea indirizzata a chi le armi le usa già nella «operazione speciale» in Ucraina. Sul piano interno, la propaganda inonda i social network di video di orgoglio militare, in cui chi decide di arruolarsi viene raccontato come un vero uomo, di sani principi, che con una divisa può sfuggire a povertà, depressione, vodka e avere anche successo con le donne. Nei filmati, di cui Cnn ha scandagliato i contenuti, i giovani russi che scelgono la difesa della patria e rinunciano a feste e alcol, poi tornano dall'arruolamento con macchine di lusso, e gli uomini di mezza età riescono a ridare senso a una vita spenta. Il messaggio di Mosca ai suoi cittadini è chiaro: arruolarsi sarà un successo che vi darà successo. Ma la realtà è persino più evidente. C'è bisogno di altri uomini al fronte, a causa delle perdite, il cui numero non è mai stato reso ufficiale ma che ucraini e americani stimano in circa 100mila, un dato che mette tuttavia insieme sia morti che feriti.

Il Cremlino ha bisogno urgente di muoversi anche su un altro fronte, quello del morale delle truppe, per tenere alta la capacità di resistenza di chi al fronte c'è già. «Le preoccupazioni dei soldati si concentrano sul numero di vittime molto elevato, una scarsa leadership, problemi salariali, mancanza di equipaggiamento e munizioni e mancanza di chiarezza sugli obiettivi della guerra», dice la Difesa di Londra, secondo cui «improbabile che gli sforzi delle brigate creative possano alleviare in modo sostanziale queste preoccupazioni». Eppure Mosca vuole distrarre i soldati con musica e intrattenimento, strategia che affonda nella storia di molti eserciti ma in Russia è «intrecciata con il concetto di educazione politica ideologica dell'era sovietica», spiega l'intelligence inglese.

È sempre nell'ottica del sostegno ai militari che va letta la visita al fronte del ministro della Difesa Sergei Shoigu. Arrivato «in prima linea» in elicottero, Shoigu ha ascoltato i rapporti dei comandanti e parlato con i soldati ringraziandoli per il loro «esemplare adempimento del dovere». Intanto Putin in un videomessaggio al primo congresso del movimento russo dei bambini e dei giovani dice di sperare che la Russia «renderà il mondo più giusto» con le sue «azioni, determinazione e apertura».

In settimana parteciperà al vertice annuale allargato del ministero della Difesa e secondo l'emittente Wgtrk farà un annuncio importante. Potrebbe riguardare l'ammodernamento dei piani di armamento che Putin ha già chiesto in una riunione di governo.

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