È già stata ribattezzata la nave dei bambini. L'ultima barca arrivata trasportava soprattutto bambini: erano ben otto sui dodici occupanti della piccola imbarcazione in legno approdata ieri mattina a Lampedusa. Un viaggio ai limiti, la costa in lontananza e la paura di affondare. Con gli otto bambini tre donne, una delle quali incinta, e un uomo. Le motovedette italiane hanno visto la barca poco prima delle otto a poche miglia dalle coste italiane, da Lampedusa e li hanno scortati in porto. Il barchino infatti è arrivato senza l'aiuto di nessuna Ong o nave militare o altra imbarcazione civile.
Come riporta il parroco di Lampedusa, don Carmelo La Magra la piccola imbarcazione è stata intercettata all'alba di ieri, alle 7.50 in acque territoriali da una motovedetta della Guardia di Finanza ed è stata scortata fino al molo Favarolo dove ha potuto sbarcare alle 9.
Una singolare composizione quella del barchino che, stando alle prime dichiarazioni dei migranti, sarebbe partito da Tripoli. Difficile però pensare che il barchino con un solo uomo e tanti bambini a bordo abbia potuto affrontare tutta la traversata e arrivato indenne.
Si tratterebbe più verosimilmente di un intero nucleo familiare formato dal capo famiglia, le sue due mogli e gli otto figli e il barchino con gli 11 «passeggeri», dovrebbe invece provenire dalle coste tunisine. Comunque sia, la famiglia è stata quindi trasferita nell'Hotspot dell'isola che è già al collasso da alcuni giorni dopo gli ultimi «arrivi».
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