La scena, ripresa col cellulare da una vicina, è atroce: un uomo immobile riverso a terra, una donna accasciata su di lui in una pozza di sangue e tra le braccia un piccolo cane terrorizzato. A pochi metri, un'anziana ha una pistola fumante in mano e continua a rivolgerla a più riprese verso di loro. Chi ha assistito a quei tragici attimi si dice sconvolto e fatica ancora a realizzare ciò che è accaduto poco dopo l'alba di ieri. Non sono ancora le 8 del mattino nella periferia nord di Treviglio, nella Bergamasca, quando la 71enne Silvana Erzemberger esplode almeno tre colpi contro il vicino di casa. Luigi Casati, 62 anni, era sceso per passeggiare con il cane quando si imbatte nella donna, che forse lo attendeva al rientro a casa; con lei i rapporti erano tesi da tempo e c'era stato più di uno screzio, persino una denuncia.
La 71enne, che vive al piano inferiore rispetto alla famiglia Casati, gli avrebbe infatti contestato a più riprese proprio la gestione del cane. Forse dopo l'ennesima lite sotto casa o a seguito di animate discussioni recenti, Silvana Erzemberger (in possesso del porto d'armi per uso sportivo) aspetta l'uomo e lo colpisce più volte al torace, uccidendolo all'istante. Secondo le prime ricostruzioni, dopo l'omicidio a sangue freddo la 71enne sarebbe rientrata in casa, per poi uscire di nuovo poco dopo e colpire la moglie di Luigi, che nel frattempo si era precipitata in suo soccorso dopo aver sentito gli spari. Ma in un attimo Monica Leoni, mentre è china sul cadavere del marito, viene gambizzata dalla vicina con altri due colpi di pistola.
Il filmato di alcuni residenti del condominio riprende i momenti immediatamente successivi al raid: la 71enne, con indosso un giubbino celeste e una borsa a tracolla, appare persino calma con la pistola ancora in mano, ma si muove senza logica. Resta sul posto, raccoglie qualche bossolo e lo infila in tasca, fruga nella borsa, passa la pistola dalla mano destra alla sinistra, passeggia avanti e indietro a dieci metri dai coniugi e continua a puntargli l'arma del delitto contro. Quando viene dato l'allarme, per Luigi non c'è nulla da fare, Monica Leoni viene invece immediatamente ricoverata in codice rosso all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo, dove si trova ora in gravi condizioni dopo aver perso molto sangue. Circa due ore dopo il delitto, è il figlio della coppia Emanuele Casati a fornire maggiori dettagli sui motivi della tensione scaturita in tragedia.
«Questa storia andava avanti da anni, continue accuse inventate da questa donna contro i miei genitori», ha detto in preda alla disperazione. Uno dei vicini, invece, ha raccontato a «Prima Treviglio» un precedente: tre settimane fa avrebbe visto la 71enne inseguire Luigi Casati con un bastone.
Quel giorno fu necessario l'intervento dei carabinieri. A seguito di minacce, inoltre, sarebbe arrivata anche una denuncia da parte dei coniugi contro la donna - che ieri è stata arrestata con l'accusa di omicidio volontario aggravato e tentato omicidio.
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