Cronache

Uccise il blogger dei criminali: preso

Catturato pericoloso latitante lettone: era nascosto in un hotel

Uccise il blogger dei criminali: preso

Aveva ucciso un blogger olandese perché aveva pubblicato i nomi di alcuni criminali sul suo blog.

Poi si era trasformato in fantasma, facendo perdere definitivamente le sue tracce. Almeno fino a ieri, quando Aleksejs Rustanovs, 29 anni, residente in Lettonia, conosciuto come Christopher Hughes, è stato scoperto. Si nascondeva in un albergo di San Mauro Torinese ed era in compagnia di una donna.

Su Rustanovs pendeva da tempo un mandato di cattura europeo. A fermarlo sono stati i carabinieri, che lo hanno scoperto grazie al controllo delle schede degli alloggiati nell'hotel. Il suo curriculum vitae criminale è ricco di diversi precedenti ed è ritenuto dagli investigatori a capo di un'associazione criminale che traffica droga.

Ma è lungo l'elenco delle sue imprese. Il criminale è infatti accusato di rapimento, di sequestro con ostaggi, oltre che criminalità informatica, riciclaggio, furti, traffico di droga e di armi e dell'omicidio di Kok, scrittore e blogger di nera, con un passato decisamente poco limpido, assassinato a Laren, mentre si trovava a bordo della sua auto. Secondo gli investigatori l'olandese era stato crivellato di colpi perché aveva scritto sul suo blog «Butterflies crime» i nomi di alcuni criminali e le loro attività.

Non era la prima volta che veniva preso di mira e in passato era stato già vittima di attentati. La sua vita, però, si era conclusa per sempre a quarantanove anni. Già da adolescente aveva iniziato a commerciare cocaina a Volendam. Poi il livello dei suoi crimini era cresciuto ed era stato condannato a cinque anni di carcere nel 1989 per avere picchiato con uno sgabello da bar un ventunenne, morto per le ferite, collezionando qualche tempo dopo una condanna per un altro delitto e per vari casi di estorsione. In carcere per sostenersi, aveva dato vita a «Butterflies Crime», diventato il blog criminale più noto nei Paesi Bassi, una «discarica oscura di informazioni criminali», come lo definivano perfino i media, che spesso vi attingevano per avere notizie. Addirittura un annuncio pubblicitario poteva venire a costare fino a ottomila euro all'anno. Nel 2015 una bomba fu trovata sotto la sua auto, ma era stata disinnescata in tempo. L'8 dicembre 2016, invece, Kok è stato meno fortunato e sulla sua strada ha incrociato Rustanovs, che gli ha sparato diverse volte nel parcheggio del sex club Boccaccio a Laren.

Ma ieri anche lui è finito in cella e verrà consegnato alle forze dell'ordine straniere. È invece rientrato ieri in Italia, scortato dalla Criminalpol, Hakim Nasiri, 27enne afghano, arrestato in Germania e destinatario di mandato d'arresto europeo, emesso dalla Corte d'Appello di Bari. Dopo la sentenza di condanna a 5 anni, Nasiri aveva tentato la fuga in Francia cercando di utilizzare il mezzo aereo.

Consapevole degli accurati controlli alle frontiere, si era poi reso irreperibile.

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