Cronaca internazionale

Uccisi due americani rapiti in Messico

La comitiva di 4 persone in viaggio per un intervento di liposuzione

Uccisi due americani rapiti in Messico

Due dei quattro americani rapiti in una città di confine messicana la scorsa settimana sono stati trovati morti. Gli altri due, uno dei quali gravemente ferito, sono stati tratti in salvo e rimpatriati negli Usa, mentre un sospetto è stato arrestato dalle autorità messicane. Quello di Latavia «Tay» McGee, Shaeed Woodard, Zindell Brown ed Eric James Williams, rapiti sotto la minaccia delle armi in pieno giorno il 3 marzo, poco dopo aver attraversato il confine dal Texas nella città di Matamoros, dove la prima contava di farsi un'operazione estetica per ridurre l'addome a basso costo rispetto agli Usa, rimarrà nella storia per due motivi. Il primo è la stranezza del sequestro, registrato in diretta dalle telecamere di sicurezza con il video di diversi uomini armati a viso scoperto e giubbotti antiproiettile che prendevano di mira il veicolo bianco con targa della Carolina del Nord su cui viaggiava il gruppo, colpendoli con colpi d'arma da fuoco e costringendoli a salire sul retro di un camioncino. Il secondo è la crescente tensione tra Messico e Stati Uniti, con Washington che vorrebbe dichiarare organizzazioni terroristiche i cartelli a causa della moria causata da fentanyl che arriva dal vicino sudamericano ed il presidente del paese del tequila, López Obrador, detto Amlo, che dopo avere espulso l'agenzia antidroga Usa, la Dea, non ne vuole sapere di eventuali «aiuti» nella lotta contro la violenza dei narcos. «Trentacinque minuti fa abbiamo avuto conferma dall'ufficio del procuratore che delle quattro persone, due sono state trovate morte, una ferita e una viva», ha annunciato ieri mattina il governatore dello stato di Tamaulipas Américo Villarreal in una telefonata durante la conferenza stampa quotidiana di Amlo. E sempre ieri i media hanno mostrato immagini di quelli che sembravano essere un uomo e una donna che ricevevano cure in ambulanza. Secondo le autorità messicane gli americani sarebbero stati trovati nel villaggio di Tecolote, a 25 km dalla città di confine di Matamoros, nota per la violenza armata nella guerra tra i cartelli di Sinaloa e Jalisco Nueva Generación. Non a caso l'ipotesi iniziale era che il rapimento fosse legato alla droga, tuttavia, una fonte vicina alle indagini ha affermato che potrebbe essere stato un caso di scambio di identità. Barrios Mojica ha aggiunto che gli ostaggi sono stati trovati con una «ricerca congiunta» tra forze dell'ordine messicani ed intelligence Usa. Il responsabile della sicurezza del Messico, Rosa Icela Rodríguez, ha confermato che un sospetto è stato arrestato mentre Amlo ha promesso che non ci sarebbe stata «nessuna impunità» per gli autori dello strano sequestro finito senza riscatto ma con un duplice omicidio, aggiungendo che il suo governo non permetterà a «Paesi stranieri» di intervenire nelle questioni nazionali.

«Noi non tentiamo di scoprire quali bande criminali statunitensi distribuiscono il fentanyl negli Usa», ha dichiarato affinché Washington rispetti la «sovranità del Messico».

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