Ha ucciso un uomo a schiaffi e pugni sotto l'effetto del crack per una sigaretta. La polizia ieri ha arrestato Francesco Lo Manto, venti anni, per l'omicidio di Augusto Bernardi, aggredito in strada nel quartiere Borgo Vittoria, a Torino.
«Ho ammazzato una persona, mi sono rovinato la vita», ha confessato il giovane, interrogato in questura dalla pm Patrizia Gambardella alla presenza del suo legale, l'avvocato Francesco Rotella. Il ragazzo, piangendo disperato, ha ammesso che il delitto sarebbe avvenuto per futili motivi. Ha detto di aver fatto uso di crack sabato notte, mentre si trovava da solo nel suo appartamento al quarto piano di via Villar. Poi si è affacciato dalla finestra per prendere una boccata d'aria. A quel punto, sempre secondo la versione data agli inquirenti, sarebbe stato chiamato dal 56enne, che si trovava in strada e gli domandava se avesse una sigaretta da offrirgli. Qui il racconto si fa incerto e confuso e ogni parola è al vaglio della polizia.
Sembra che Lo Manto sia sceso giù in ciabatte. «Quell'uomo ha provato a prendere tutto il pacchetto e anche il mio cellulare», ha dichiarato. Così, sotto l'effetto della droga, lo ha aggredito finendolo con una raffica di schiaffi e pugni. «Respirava ancora, ho afferrato il suo zaino e l'ho nascosto in cantina», ha continuato in lacrime. Poi ha chiesto ai vicini di casa di chiamare la polizia. I soccorsi non hanno potuto far nulla per strappare Bernardi alla morte.
«Abitava in un monolocale in via Baracca 26, al piano rialzato da un anno, ma aveva appena venduto l'appartamento - racconta un residente -. Era sempre gentile, giocava con il nostro cane. Non era insolito che uscisse anche a tarda ora». «Una persona davvero a modo, non c'è che dire - fa eco un altro - sempre sorridente, un vero signore».
All'arrivo della volante l'assassino è salito senza opporre resistenza. «Quel ragazzo ha chiesto agli agenti di poter prendere un paio di scarpe, sembra che avesse lasciato aperta la porta di casa per scendere giù - dice un abitante di via Villar, che ha osservato la scena dalla finestra - a quel punto è salito sulla volante della polizia».
Sono in corso accertamenti da parte della scientifica, per ricostruire, tassello dopo tassello, la dinamica del delitto. È stata anche disposta l'autopsia sul corpo della vittima. Inizialmente si è creduto che l'uomo fosse stato anche colpito a bastonate, ma questo particolare non è stato poi confermato in seguito.
Nella cantina dell'assassino gli investigatori hanno trovato invece lo zaino di Bernardi.Il ventenne dovrà rispondere di omicidio volontario aggravato dei futili motivi e nelle prossime ore potrebbe essere ascoltato nuovamente dalla polizia.
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