Ue, il risiko di Ursula. Il dilemma è sul posto da assegnare all'Italia

Von der Leyen studia la lista dei commissari. Il nodo Economia: la Francia spinge Breton

Ue, il risiko di Ursula. Il dilemma è sul posto da assegnare all'Italia
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Ursula von der Leyen vuole insediare la nuova commissione europea entro il 1 novembre per arrivare pronta all'appuntamento con le elezioni americane, una data che sembra lontana ma che è in realtà dietro l'angolo secondo i tempi europei. Per definire i membri della nuova commissione Ue l'iter prevede che ogni stato membro avanzi le proprie candidature rispettando l'alternanza di genere. Una volta approvati i nominativi dal consiglio europeo dovranno poi passare al vaglio delle commissioni competenti in materia dell'Europarlamento per poi ricevere l'approvazione finale in un voto alla plenaria. Si tratta di una complessa trattativa politica che deve tenere in considerazione vari equilibri a cominciare dai portafogli richiesti dai vari Stati membri passando per il bilanciamento di genere (anche se finora nessuno stato membro ha pubblicamente presentato due candidati come richiesto) e, tra gli altri elementi da considerare, ci sono la provenienza geografica e l'appartenenza politica.

Tra i principali argomenti di discussione ci sono due questioni: lo sbilanciamento verso il centrodestra della prossima Commissione Ue e il ruolo dell'Italia. Essendo la maggioranza dei capi di Stato e di governo che compongono il Consiglio europeo espressione di esecutivi di centrodestra, anche i commissari proposti saranno in prevalenza di questo orientamento politico, si tratta di un dato che la von der Leyen deve tenere in considerazione. C'è poi il tema Italia con il governo che rivendica un commissario di peso in una casella economica. Il nome favorito è sempre il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto ma la proposta femminile potrebbe essere Elisabetta Belloni e, in quel caso, l'Italia potrebbe optare per la casella della Difesa. L'ipotesi del commissario al Mediterraneo è invece ritenuta una diminutio almeno per come è stata al momento concepita.

Assegnare all'Italia una casella non all'altezza del peso della terza economia dell'Ue significherebbe per Ursula von der Leyen aprire una frattura controproducente per una commissione che potrebbe presto aver bisogno dei voti dei conservatori su numerosi dossier. Sul toto nomi per le caselle dei commissari partiamo dalle certezze con Ursula Von der Leyen come espressione della Germania e Kaja Kallas, probabile prossimo Alto rappresentante per la politica estera europea, candidata dell'Estonia.

Tra i commissari che dovrebbero essere riconfermati ci sono Maros Sefcovic (Slovacchia) e Valdis Dombrovskis (Lettonia), probabile anche la riconferma di Dubravka uica (Croazia) e di Wopke Hoekstra commissario olandese subentrato a Frans Timmermans. Rimane un punto interrogativo sul commissario francese (anche in base alla delega che Macron riuscirà a strappare) ma si va verso la conferma di Thierry Breton con la Francia ambisce a un super-portafoglio economico e la casella a cui punta è quella di commercio e concorrenza contesa però anche dall'Italia.

Tra le new entry potrebbe esserci per la Spagna il ministro della Transizione ecologica Teresa Ribera, il governo Sanchez spera di aggiudicarsi il portafoglio di Energia e Clima mentre altri candidati sono per la Svezia il ministro dell'Ue Jessika Roswall, per la Finlandia l'eurodeputata Henna Virkkunen, per la Slovenia l'ex presidente della Corte dei conti Toma Vesel, l'Irlanda ha proposto il ministro delle Finanze Michael McGrath e la Repubblica Ceca ha nominato il ministro dell'Industria e del Commercio Jozef Síkela.

Il premier greco Kyriakos Mitsotakis è invece irremovibile sul fatto che il suo paese debba ottenere un ruolo importante: «Vorrei sicuramente un portafoglio che evidenzi da un lato i progressi compiuti dalla Grecia economicamente, ma anche la posizione strategica della Grecia sul fianco sud-orientale dell'Europa e della Nato».

In ogni caso, ancor prima dei nomi, i ventisette dovranno spartirsi le caselle e, oltre alle commissioni economiche, tra i portafogli ambiti ci sono l'allargamento che sarà una questione di primaria importanza nella legislatura appena iniziata e il commissario all'agricoltura.

Nell'ambito delle trattative non deve ingannare il periodo estivo poiché, ad eccezione di una manciata di giorni a metà agosto, si andrà di sicuro avanti con il dialogo per poi avere un'accelerazione a settembre e cercare di chiudere la partita entro i mesi autunnali.

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