Per la Ue sfida (politica) cruciale

Per la Ue sfida (politica) cruciale

R eagire», dice il presidente francese Emmanuel Macron. «Rispondere con fermezza», gli fa eco il ministro degli Esteri Le Drian, mentre il cancelliere austriaco Kurz definisce «un'idiozia» i dazi annunciati dagli Stati Uniti a guida Donald Trump. La bocciatura dell'Unione europea è unanime. Ma la sfida, adesso, sarà quella di trovare una risposta comune. Per ora è probabile che la strada più saggia non sia quella del muro contro muro, come dice chiaramente la cancelliera Merkel, che fa appello agli Stati dell'Unione europea perché si privilegi «il dialogo». Idem per il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, che boccia i dazi - «non sono la via da seguire» - ma sottolinea come sia «importante proseguire il dialogo con gli Stati Uniti».

La speranza è che l'Europa venga esclusa dal provvedimento Usa e rientri fra i Paesi «amici» come Canada e Messico, tenuti fuori dal decreto. Il timore è che Trump voglia agganciare singoli Paesi e in questo caso la Gran Bretagna, a caccia di un posto nel mondo dopo la Brexit, sarebbe l'obiettivo ideale. La guerra che si apre fra Stati Uniti e resto del mondo «rischia di fare solo perdenti», ha ricordato il ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire. Ecco perché, se sarà necessario fare la voce grossa, mai come stavolta servirà una reazione «collettiva».

«La Ue è un blocco, non accetteremo di essere divisi», dice il numero due della Commissione Katainen. E sarà il caso di provarlo. Una nuova dura prova per la Ue. Ma una di quelle che potrebbero aiutare a ritrovare il senso politico dell'Unione.

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