È la figlia prediletta che passa all'incasso e fa storcere il naso ai benpensanti. «Ivanka apre un negozio alla Casa Bianca», ironizzava ieri mattina l'autorevole sito Politico. Ieri, dopo mesi di blandi depistaggi e di maldestre smentite, è arrivata la notizia ufficiale. Ivanka avrà il suo ufficio al secondo piano della West Wing, l'ala nobile della Casa Bianca, stanza dei bottoni dove si concentra il potere americano. Un ufficio tutto suo, proprio sopra a quello del padre Donald. Lui e lei insieme ancora, questa volta come le altre. Le aziende di famiglia, il reality show The Apprentice, la candidatura e poi l'elezione, più di una coppia, una questione di sangue. E allora eccolo il nuovo lavoro da politica navigata di Ivanka. Lei che anche questa volta pretende il posto d'onore e papà non sa dirgli di no. Certo, il salto è grande; da stilista interessata a profumi e vestiti, a first lady. Sì perché d'ora in avanti non chiamatela più first dautghter. La maschera è caduta e Melania è stata fatta accomodare nella residenza dorata di Palm Beach a Mar-a-Lago. Per ora il ruolo della bella moglie è aprire la porta e sorridere agli ospiti invitati per esclusivi week end fuori porta. Per Ivanka è tutta un'altra storia. Lei non ha mai dato l'impressione di essere per un solo istante periferica. Anzi. Lei e il marito Jared non hanno perso tempo a fare le valigie per la Casa Bianca (con tanto di foto del piccolo che gattona nello studio ovale) lei che non salta un incontro ufficiale, foto che fanno alzare più d'un sopracciglio perchè accanto alla Merkel, con Trudeau, nei meeting formali con gli imprenditori strategici c'è sempre lei. Altro che Melania.
Ivanka non verrà pagata, non avrà alcun ruolo ufficiale (una legge contro il nepotismo del 1967 proibisce al Presidente degli Stati Uniti di assumere parenti) ma avrà accesso alle informazioni riservate e sarà dotata di telefoni e computer governativi criptati. Strumenti che gli permetteranno di essere a tutti gli effetti consigliera del padre, ammesso che ci fossero ancora dubbi. Eppure, basta guardare la location del suo nuovo ufficio per capire qualcosa in più degli assetti di potere. La sua stanza sarà infatti accanto a quella della consigliera Dina Powell, l'ex Goldman Sachs egizio-americana recentemente entrata del Consiglio di Sicurezza che, secondo i bene informati, sarebbe a capo della fronda che cerca di limitare il potere dell'influente Steven Bannon, il più aggressivo, lo stratega di estrema destra anche lui nel Consiglio di Sicurezza.
L'arrivo di Ivanka al secondo piano starebbe quindi a confermare una volta di più il suo ruolo moderato, capace meglio di chiunque altro di sussurrare all'orecchio di The Donald. Lei e il suo ambizioso e diplomatico marito ebreo Jared. «Ivanka sarà gli occhi e le orecchie» del presidente Trump, ha confermato il suo avvocato Jamie Goerlick. E non c'era bisogno di dirlo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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