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Ultima infornata della Raggi. In arrivo 8mila assunzioni

Il Campidoglio al governo: prorogare i concorsi. Ma Multiservizi rischia circa 400 licenziamenti

Ultima infornata della Raggi. In arrivo 8mila assunzioni

Basta vincoli: Virginia Raggi vuole assumere. Si potrebbe obiettare che 24mila dipendenti non sono poi così pochi. Soprattutto se a quei 24mila ne aggiungiamo altrettanti, ovvero il personale delle municipalizzate. Ma il sindaco di Roma invece denuncia che il Campidoglio è in affanno perché mancano almeno 8mila unità. E se è vero che il personale dipendente del Comune di Roma è diminuito nel corso degli anni è pure vero che il Campidoglio, che vanta un debito di circa 12 miliardi, dovrebbe forse tirare la cinghia e non assumere visto che il costo per il personale a tempo indeterminato nel 2016 ha raggiunto quasi l miliardo di euro.

Ma la sindaca grillina, forte di analisi che dimostrano come il Comune di Roma spenda in percentuale per il personale meno di altre amministrazioni, ha preso carta e penna e insieme ai sindacati ha esteso il suo cahier de doleance. Ecco le sue richieste. Via i vincoli finanziari sulle assunzioni di personale e sulla formazione di Roma Capitale. Proroga delle graduatorie dei concorsi a tempo indeterminato in modo da potere assorbire gli idonei fino ad ora rimasti fuori. Aprire alla possibilità di reclutare nuovi agenti della polizia locale senza pesare sui limiti alle assunzioni del settore come invece è già avvenuto nel settore scolastico. Rivendicazioni sostenute con i sindacati di Cgil Cisl Uil di Roma e Lazio, e da Csa e Diccap che denunciano insieme al primo cittadino una carenza di organico di quasi 8mila unità. Raggi e confederali ritengono indispensabile «proseguire il confronto già avviato e che ha condotto in un solo anno all'assunzione di circa 2.500 unità di personale, che tuttavia non risultano sufficienti a colmare i fabbisogni del Comune». Fabbisogno sul quale forse incide anche il problema dell'assenteismo che in alcuni uffici comunali supera la soglia del 23 per cento. Il che significa che ogni giorno mancano migliaia di dipendenti all'appello.

E se da un lato la Raggi apre alle assunzioni da un altro, quello della Multiservizi, invece si intravede un futuro di tagli. Dal primo gennaio 2018 potrebbe arrivare una nuova riduzione dell'organico della Multiservizi. In esubero ci sarebbero circa 400 dei quasi 3.800 dipendenti dell'azienda che potrebbero essere messi in mobilità. Ipotesi avanzata dall'amministratore delegato di Multiservizi, Rossana Trenti. L'organico aziendale al 31 dicembre 2016 registrava 4.188 unità, 66 impiegati e 4.122 operai ma al 31 agosto scorso il personale era già sceso a 3.759 addetti, 66 impiegati e 3.693 operai, con una diminuzione del 10,24 per cento. A causa della cessazione progressiva, prevista entro il mese di dicembre 2017, della commessa Atac, sarà inevitabile secondo la Trenti avviare la procedure di mobilità per centinaia di dipendenti.

«E per fortuna che la gara a doppio oggetto tanto sbandierata dal sindaco Raggi avrebbe dovuto tutelare i 4.000 dipendenti della Multiservizi- commenta Fabrizio Ghera, capogruppo di Fdi-An in Campidoglio-Tornano così a galla le bugie dei grillini, che in campagna elettorale diedero false speranze ai dipendenti dicendo che avrebbero fatto diventare la Multiservizi comunale al cento per cento»

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