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Gli ultimi sondaggi spaccano il centrosinistra: "Siamo uguali a Salvini"

Il Pd sarebbe a 5 punti di distanza dalla Lega. Bordata di Orlando: "Senza tre scissioni saremmo pari". Replica di Calenda: "La scissione l'avete fatta voi alleandovi con i 5S"

Gli ultimi sondaggi spaccano il centrosinistra: "Siamo uguali a Salvini"

Non c'è tregua all'interno del centrosinistra, che continua a essere spaccato tra infiniti filoni di veduta e correnti di pensiero. L'ultimo campo di battaglia riguarda i sondaggi: stando alle ultime rilevazioni di Bidimedia, il Partito democratico sarebbe a soli 5 punti di distanza dalla Lega. Il partito di Matteo Salvini continua a essere il primo in Italia, ma da parte di Andrea Orlando c'è un forte rammarico. Un vero e proprio rimorso che ha esplicitato sul proprio profilo Twitter, creando una serie di reazioni che hanno contribuito a dividere ulteriormente l'area rossa. "Questo è un sondaggio di oggi. Da questi numeri emerge in modo evidente che senza 3 (dicasi tre) scissioni il Pd sarebbe pari alla Lega. Ai volenterosi dirigenti del Pd che sollevano obiezioni sulla leadership del partito, consiglierei di orientare meglio i loro strali", ha scritto il vicesegretario dem.

La prima replica stizzita è arrivata da Matteo Orfini, che ha espresso il proprio sconcerto per la vicenda relativa alla Ocean Viking, bloccata da ormai 10 giorni in mare con 180 migranti a bordo: "Peccato però che per rincorrere Salvini chiudiamo i porti e sequestriamo le persone in mare esattamente come lui". Più ironica la risposta di Giorgio Gori, che si era scagliato contro Nicola Zingaretti chiedendo un nuovo leader per il Pd. "Pensa il Psi: se nel '21 non avesse subìto la scissione di Livorno a quest'ora dove stava...", ha scritto il sindaco di Bergamo.

"Voi avete fatto la scissione"

Senza peli sulla lingua il commento di Carlo Calenda, il quale ha ribadito le motivazioni che lo hanno portato a dare vita ad Azione. L'ex ministro per lo Sviluppo economico ha rinfacciato l'alleanza di governo fatta con il Movimento 5 Stelle, che da sempre aveva rappresentato una fazione nemica e contro cui si erano consumate durissime battaglie: "Non ho fatto scissioni. Me ne sono andato da solo perché ritenevo l’alleanza con i 5S mortale per i riformisti. Era la posizione unanime del Pd. Votata negli organi e confermata nella prima relazione di Zingaretti. Vi siete scissi voi dalle vostre promesse e dai vostri valori".

Il sondaggio realizzato da Bidimedia sulle intenzioni di voto al 4 luglio fornisce un quadro piuttosto chiaro: la Lega scende dello 0,6% e si attesta al 26,6%; uno 0,6% conquistato invece del Partito democratico che può godere del 21,4% totale; al terzo posto il Movimento 5 Stelle che perde lo 0,3 e va al 15%.

Seguono Fratelli d'Italia - che conferma il trend in crescita con un buon 14,1% (+0,7%) - Forza Italia (5,9%, -0,2), Italia Viva (stabile al 3,5%), Liberi e uguali (2,6%, -0,2) e Azione (2,6%, +0,1).

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