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"Unici a crescere ovunque". Meloni soddisfatta (a metà)

Trionfo con Acquaroli nelle Marche. È pesante la sconfitta di Fitto, ma vede il sorpasso sulla Lega

"Unici a crescere ovunque". Meloni soddisfatta (a metà)

«Trionfo Marche! Grazie a Francesco Acquaroli e a Fratelli d'Italia un'altra roccaforte della sinistra sarà amministrata dal centrodestra. Da nord a sud Fratelli d'Italia è l'unico partito che cresce in tutte le regioni al voto».

Giorgia Meloni scrive su Facebook il suo commento mentre è in viaggio in auto diretta verso il comitato elettorale delle Marche. Il messaggio che arriva dal partito della destra italiana, insomma, è chiara: con il nostro candidato abbiamo contribuito a sfilare un'altra regione al centrosinistra - e che regione visto che nelle Marche in 70 anni mai aveva vinto un candidato non ascrivibile al centrosinistra - e in tutta Italia abbiamo infilato risultati elettorali che fotografano una crescita costante dei consensi per FdI. In serata poi la Meloni parla in diretta al Tg de La7 e aggiunge: «Il dato che emerge da queste elezioni è che i due governatori uscenti del centrodestra sono stati riconfermati senza combattere. Quindi, c'è un dato di buon governo del centrodestra. Sono contenta del risultato di Fdi e se i dati saranno confermati potremmo dire con orgoglio che è l'unico partito che cresce sul territorio nazionale da nord a sud. Mi pare che il governo nazionale non esca rafforzato da queste elezioni. È il centrodestra che esce rafforzato. Il governo esce indebolito».

Il successo, però, è solo parziale perché fino alla vigilia la possibilità di una doppia vittoria - nelle Marche e in Puglia - era stata accarezzata davvero e una vittoria netta di Michele Emiliano, sia pure forte delle tante liste di appoggio a cui si era affidato per rimontare consensi, non era stata messa in preventivo. Ci si aspettava sì uno spoglio sul filo del voto, ma non che ci fosse una distanza considerevole. Il grande sogno della conquista della dorsale adriatica (Abruzzo, Marche, Puglia) resta dunque solo una suggestione, ma l'avanzata di Fdi è indiscutibile e l'operazione di riequilibrio del consenso all'interno del perimetro sovranista continua.

Nelle Marche dietro la Lega con il 20,8 per cento, Fratelli d'Italia, in base alle proiezioni, raggiunge il 19,4 per cento. Non bisogna dimenticare che nelle Marche Luca Ceriscioli, governatore uscente che ha deciso di non ripresentarsi, vinse con il 41%, doppiando Gianni Maggi del M5S e lo stesso Acquaroli, arrivato terzo all'epoca con il 19,7% e che oggi si è preso la rivincita. Il partito di Giorgia Meloni alle Europee dello scorso anno nelle Marche prese il 5%, ha quindi quasi quadruplicato la propria percentuale.

In Puglia, invece, Fratelli d'Italia stacca la Lega: per il partito di Giorgia Meloni il 13,3 per cento mentre per il Carroccio, stando alle proiezioni, il 7,9 per cento. Risultati incoraggianti anche in Campania dove sul fronte delle liste sarebbe Fdi a «trainare» il centrodestra con il 6,4%, seguita da Forza Italia al 5,6. Stessa percentuale della Lega. I tre partiti hanno sostenuto il candidato Stefano Caldoro.

«Sulle Regionali c'è una evidente prevalenza del centrodestra che conserva la Regione Liguria e la Regione Veneto con percentuali oltretutto strabilianti rispetto alle ultime elezioni» commenta Fabio Rampelli. «Viene conquistata anche la Regione Marche dopo 25 anni di dominio di sinistra, una vera e propria Stalingrado del Centro Italia.

In questo quadro bisogna sottolineare che noi siamo l'unica forza politica che cresce in tutte le Regioni italiane».

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