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Unioni civili, Scalfarotto inizia sciopero della fame

Il sotttosegretario alle Riforme attacca Ncd: "Continuerò finché Alfano non mi darà una data certa di approvazione"

Unioni civili, Scalfarotto inizia sciopero della fame

"Da lunedì prendo solo due cappuccini al giorno, alla radicale. Il fatto è che non ce la facevo più a far finta di niente, ad andare avanti con il mio lavoro come al solito, mediando, giocando di rimessa con fair play". Con uno sciopero della fame il sottosegretario Ivan Scalfarotto annuncia, dalle colonne di Repubblica, di aver aperto le ostilità con il Nuovo Centro Destra per battere l'ostruzionismo che il partito di Alfano sta facendo in Senato sulle unioni civili.

"Qua c'è Giovanardi che - dice Scalfarotto - mena colpi tutti i giorni con la scimitarra, c'è la piazza di San Giovanni che strilla e si mobilita. Ma noi dove siamo? Gli italiani che sono favorevoli a compiere questo passo in avanti sulla strada dell'uguaglianza dei diritti, cosa fanno? Non parlo dei gay, del gay pride. Parlo degli italiani perbene, eterosessuali, del mondo progressista. A nessuno sembra importare questa vergogna che relega l'Italia, nella mappa mondiale dei diritti, insieme ai paesi del patto di Varsavia".

Il sottosegretario ricorda il referendum irlandese e la decisione della Corte Suprema americana, mentre in Italia "abbiamo approvato alla Camera una legge contro l’omofobia che si è totalmente arenata al Senato". Ma il suo gesto non è né contro Renzi né contro il governo: "Lui - dice riferendosi al premier - ha preso un impegno pubblico e forte, anche il mio ministro, Maria Elena Boschi, sta facendo il possibile. Ma è evidente che, senza una mobilitazione da fuori, rischia di essere tutto vano". L'obiettivo è proprio questo: "aprire un dibattito nel Paese che sottragga questo tema all’idea che si tratti della battaglia di una minoranza e lo restituisca alla dignità di una questione nazionale, che investe il modo di essere e la natura stessa della nostra democrazia. E poi aiutare anche Renzi che potrà farsi forte della mia determinazione". Scalfatto è intenzionato ad andare avanti finché non avrà "una data certa di approvazione". "Potrà anche essere tra due mesi.

Ma stavolta - conclude il sottosegretario - me lo devono dire quelli di Ncd, me lo deve garantire Alfano".

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