Unioni civili, scoppia la coppia Pd-Ncd

Maggioranza nel caos. La Boschi affonda: «Accordo con loro o con altri». Ma i centristi preparano le barricate

Roma«Faremo il possibile per trovare un accordo in Parlamento. Cerchiamo punti di incontro con Ncd. Ma per il Pd questo è un tema irrinunciabile. Se Ncd non darà il suo appoggio faremo accordi, alleanze con altre forze per portare a casa la legge».

Scontro frontale. È una sfida in campo aperto quella che Maria Elena Boschi lancia ad Angelino Alfano sulle unioni civili. Un pugno nello stomaco, utile a mettere i puntini sulle «i» e far capire all'alleato i veri equilibri di potere all'interno dell'alleanza. «Questa legge si deve fare - sottolinea il ministro delle Riforme alla festa nazionale dell'Idv - è un impegno di civiltà. Non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B. Se ci sarà spazio entro dicembre faremo la legge, l'obiettivo del Pd è quello di portarla a compimento il più presto possibile. Non è detto che sarà rinviata a dopo la legge di stabilità».

Alfano, pressato dal malumore dei suoi, dal mal di pancia dell'area cattolica e dai recenti addii parlamentari, non può fare altro che rispondere a tono, senza però minacciare di staccare la spina al governo: «Anche noi siamo pronti a ogni alleanza in Parlamento e al ricorso al voto segreto pur di bloccare le adozioni da parte delle coppie gay, pur di difendere il diritto dei bambini ad avere un papà e una mamma, pur di impedire il ricorso all'utero in affitto che vogliamo diventi reato universale, cioè che sia considerato reato anche quando effettuato all'estero», dice Alfano. Minaccia che invece arriva in serata dal senatore ed ex ministro Carlo Giovanardi: «Se volete imporre con il voto delle opposizioni, su un tema fondamentale, il programma del Pd, che ha preso nelle elezioni politiche il 25% dei voti, e governa grazie a noi, la risposta non può essere che quella di togliere la fiducia al governo». Stessa via indicata da Raffaele Cattaneo, presidente del consiglio regionale lombardo: «Ci sono temi su cui si può decidere anche di non sostenere più un governo».

Dai dirigenti Ncd arrivano dichiarazioni di generico sostegno al segretario. «Dico a Boschi: governo stia fuori da confronto su unioni civili se vuole evitare il rebound», dice Maurizio Sacconi. «Arriva chiaro il no di Alfano alle adozioni gay. Caro Pd siamo pronti a difendere il diritto dei bambini ad avere mamma e papà» ribadisce Maurizio Lupi. «No a nuove forzature! Unioni civili sono iniziativa parlamentare. Il governo si tenga fuori» chiede Renato Schifani. Roberto Formigoni chiama in causa il premier: «Renzi corregga o sarà il Vietnam». Gaetano Quagliariello, appena dimessosi da coordinatore di Ncd, ribadisce le sue convinzioni. «Si continua a fare di tutto per sancire la subalternità di Ncd. Ricordo che Alfano per sensibilità non partecipò al Family Day di piazza San Giovanni. Ma ancora una volta evidentemente c'è chi può e chi non può: il Pd può, Ncd non può». Chi mette il dito nella piaga sono gli esponenti di Forza Italia. «Se Ncd non vota unioni civili, alleanze con altri partiti. Ufficializzata la subalternità di Alfano.

Angelino stai sereno» scrive su Twitter , Renato Brunetta. «Povero Alfano, che fine miserevole: Renzi l'ha usato a suo uso e consumo e ora è pronto a nuove maggioranze pur di imporre il suo ennesimo capriccio» commenta Daniela Santanchè. «Ncd è rimasta con il cerino in mano».

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