Mettete del pop nei vostri cannoni. Oppure due ballerini che si abbracciano con le bandiere di Israele e Palestina. Mentre Mahmood si giocava il secondo posto all'Eurovision Song Contest di Tel Aviv, Madonna ha confermato di essere ancora al primo posto tra le popstar. L'altra sera in quello un tempo conosciuto come Eurofestival ha fatto due colpacci in uno. Intanto si è dimostrata ancora una volta la più indipendente di tutte le signore del pop, quella che ne frega di tutti.
Per frenare la sua (pagatissima, si dice 1,3 milioni di euro) apparizione alla finale del Festival tanti opinion leader e rockstar si erano scatenati contro di lei. Mica gente qualunque ma associazioni pro-palestinesi e superstar come Roger Waters dei (defunti) Pink Floyd e figure di culto come Bobby Gillespie dei Primal Scream («È una prostituta») che hanno sfruttato tutta la propria influenza per farla rinunciare a esibirsi in eurovisione nell'odiatissimo Israele. Figurarsi. Madonna, che sta per pubblicare l'attesissimo disco Madame X, è sbarcata a Tel Aviv senza fare una piega con il suo mastodontico seguito di assistenti e ha fatto lo show.
In tutti i sensi.
Oltre a presentare una rivisitazione di Like a prayer (sono giusto trent'anni dalla pubblicazione), ha cantato con il rapper Quavo il nuovo singolo Future mentre due ballerini si mostravano al pubblico con le bandiere di Israele e Palestina sulle spalle. Poi si sono abbracciati. Un colpo di scena che qualcuno aveva immaginato ma che l'Unione Europea di Radiodiffusione (Ebu) ha smentito di aver approvato preventivamente: «Quella parte di show non era comparsa nelle prove».
In ogni caso, missione compiuta. Tutto il mondo ieri ha parlato di Madonna, del suo look corsaro con un occhio bendato, un po' Game of Thrones e un po' heavy metal, e di questa scelta spettacolare, ma estremamente efficace, di mettere insieme le bandiere di due stati che si combattono da decenni.
D'accordo, il regolamento dell'Eurovision proibisce agli artisti di promuovere qualsiasi «organizzazione, istituzione, causa politica, marchio o prodotto». Ma Madonna e il suo staff non sono principianti e quindi hanno scelto una strada «equidistante». Insomma, non è stata una scelta politica, non è stata la promozione di un marchio ma un chiaro invito alla pace. Punto.
Di certo, tanto per capirci, Roger Waters, caloroso attivista pro Palestina, non ha mai preso una posizione pacifista così chiara, anzi, è da sempre schierato drasticamente contro Israele senza se e senza ma. Alla fine, nonostante molti dicano che la sua performance vocale non sia stata ineccepibile, Madonna ha «fatto» lo show alla propria maniera: spettacolo, impegno, polemiche. E mentre i siti e i social di tutto il mondo impazzivano dopo la sua performance, la gara andava avanti con la vittoria del favoritissimo Duncan Laurence che ha dato all'Olanda il primo posto dopo 44 anni. Il «microfono di cristallo» se lo è preso lui e quindi all'Olanda toccherà organizzare la prossima edizione.
E il secondo posto dio Mahmood conferma la grande qualità del suo brano e, soprattutto, la dimensione sempre più internazionale del nostro pop. Non a caso, l'altro recente secondo posto all'Eurovision è stato di Raphael Gualazzi, un compositore che sa parlare all'Europa.
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