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Urso: "Riapre subito il tavolo sull'auto elettrica. Con tutti gli attori coinvolti incontri ogni 3 mesi"

"Ripristiniamo il tavolo automotive: ho dato disposizione di riconvocarlo il 5 dicembre, tra venti giorni, in modo da presentarci a questo tavolo con tutti gli attori industriali, produttivi, sociali, sindacali e le aziende principali"

Urso: "Riapre subito il tavolo sull'auto elettrica. Con tutti gli attori coinvolti incontri ogni 3 mesi"

«Ripristiniamo il tavolo automotive: ho dato disposizione di riconvocarlo il 5 dicembre, tra venti giorni, in modo da presentarci a questo tavolo con tutti gli attori industriali, produttivi, sociali, sindacali e le aziende principali, per confrontarci con il sistema sociale e produttivo su quali sono gli strumenti che dovremo realizzare in Europa e a livello nazionale per meglio affrontar questa fase della transizione ecologica». Lo ha annunciato il ministro dell'Industria e del made in Italy Adolfo Urso (foto) nel panel sull'auto al Festival Città Impresa di Bergamo. «Mi impegno a riconvocare il tavolo ogni tre mesi», ha aggiunto. L'idea di un appuntamento fisso sull'automotive nasce per ascoltare le istanze di tutti i protagonisti della transizione dell'auto all'elettrico, che dovrà essere conclusa entro il 2035. E che, come ha detto nello stesso panel Alberto Bombassei, presidente onorario di Brembo, «dovrà avvenire tenendo conto dei problemi che questa transizione sta creando al settore auto e alla componentistica». Con un occhio ai fondi italiani (8,7 miliardi a disposizione del Mimit) e soprattuo a quelli che dovrebbero nascere a livello Ue. Prima tema è quello dell'occupazione, e subito dopo quello degli incentivi, oggi mirati solo sulla domanda. Urso ha garantito anche l'impegno a livello europeo del governo per difendere gli interessi italiani. «Già martedì mattina - ha detto - mi confronterò con alcuni colleghi europei sulle tematiche in discussione che sono quelle dello spazio, ma anche sugli altri dossier che abbiamo».

Obiettivo: «Sviluppare una politica comune con i grandi Paesi produttori in Europa: con la Francia condividiamo una grande azienda automobilistica, Stellantis, con la Germania la filiera industriale dell'automotive e sappiamo che insieme dobbiamo cercare di reindirizzare la politica industriale europea in questo campo».

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