È stato fissato per domattina alle ore 9 il nuovo incontro tra i presidenti delle Regioni italiane, impegnati a raggiungere un accordo e definire le linee guida comuni da seguire per gestire la questione Covid nei prossimi mesi.
Durante la riunione odierna, convocata dal presidente Massimiliano Fedriga in vista del decreto che il governo si appresta a varare, sono infatti emerse delle divergenze tra i vari governatori, che si spera vengano superate nel meeting di domani.
Scuola e vaccini
Al momento, pare che i presidenti abbiano trovato un punto in comune per quanto concerne il problema dell'inizio del nuovo anno scolastico. Si parla di "raccomandazione alla vaccinazione per il personale scolastico e universitario, sia docente che tecnico-amministrativo prevedendo che in caso di focolai a scuola possa seguire le lezioni in presenza soltanto chi ha il Green Pass".
Estensione del Green Pass
L'annuncio, decisamente evidente, è quindi quello di un'ulteriore stretta sull'imposizione dell'uso del documento per tutta la popolazione, con una "estensione dell’obbligo di certificazione verde modulato sulla base del contesto epidemiologico territoriale, però sempre previsto per grandi eventi sportivi e di spettacolo; discoteche; fiere e congressi".
Non solo. I governatori mirano all'imposizione del pass anche per accedere ad attività al chiuso come bar, locali e ristoranti, che potrebbero così rimanere aperti anche se nei prossimi mesi ci fosse un incremento dei contagi ed alcuni territori dovessero venirsi a trovare non più in zona bianca.
Per riuscire a diffondere il più possibile il certificato verde, inoltre, i governatori starebbero vagliando anche la proposta della regione Campania, che spinge per far recapitare il documento alle categorie più in difficoltà con l'uso del digitale, come ad esempio gli anziani.
Parametri per il cambio di colore
Un altro elemento su cui i governatori hanno trovato un certo accordo è la modifica dei parametri attraverso i quali definire le fasce cromatiche di rischio. Via, quindi, al superamento del criterio dei casi di contagio settimanali, privilegiando invece il numero delle ospedalizzazioni, sia quelle ordinarie che quelle in terapia intensiva. Per il cambio di classificazione si sarebbe ipotizzata la soglia del 15% di occupazione nelle terapie intensive e del 20% nelle degenze ordinarie, fatta salva la possibilità, per le Regioni più piccole, di introdurre qualche elemento di maggiore flessibilità.
Anche la percentuale delle vaccinazioni nella popolazione locale ed il numero dei tamponi effettuati potrebbero essere dei parametri rilevanti per l'attribuzione cromatica di una data zona.
Vaccini
"L'andamento della campagna di vaccinazione consente di aggiornare gli indicatori a cui si legano l'assegnazione dei colori alle diverse zone e le conseguenti misure di restrizione", ha dichiarato alla stampa il presidente Massimiliano Fedriga. "Sia sulla revisione dei criteri per le zone che sull'uso del green pass sono in corso ulteriori interlocuzioni con il Governo e, dopo la discussione odierna, la Conferenza delle Regioni tornerà a riunirsi domattina per la definizione puntuale delle proposte".
Regioni che chiedono a gran voce un intensificazione delle inoculazioni di siero"nella fascia di età 12-18 e più in generale under 30" e quindi di "rendere maggiormente disponibili dosi di vaccino Pfizer e Moderna". Tali sieri sarebbero da estendere anche gli over 60, "considerata la scarsa propensione di detta fascia a vaccinarsi con le dosi Astrazeneca".
La posizione del governo
L'esecutivo varerà domani un decreto legge contenente le modalità di imposizione del Green Pass e quelle per definire le zone di rischio cromatiche: in programma anche l'estensione dello Stato di emergenza fino al prossimo 31 dicembre. Come richiesto dalle Regioni, per passare in zona Gialla non sarà più necessario appoggiarsi ad un sistema basato su contagi ed incidenza, ma sui tassi di ospedalizzazione ed all'occupazione di posti letto in terapia intensiva.
Per quanto riguarda il Green Pass, il governo starebbe
valutando l'idea di concederlo anche a seguito della ricezione della prima dose di vaccino: resta in via di discussione il problema di quali luoghi potranno essere accessibili senza il completamento dell'intero ciclo vaccinale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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