Vaccini, Ue all'Italia: stop fake news

Il commissario alla Sanità: «Fidatevi dei dati. Immunizzate i bimbi»

Vaccini, Ue all'Italia: stop fake news

Vaccini e fake news. Un mix pericolosissimo. Su cui il governo italiano è stato ieri bacchettato dal commissario europeo alla sanità, Vytenis Andriukaitis: «Vogliamo continuare a dibattere sulla base di teorie fuorvianti e fake news, o siamo pronti a salvare la vita dei nostri bambini?».

Se lo è chiesto mentre rispondeva a una domanda sull'attitudine del governo italiano alle vaccinazioni. «Non tocca ai politici discutere tra obbligatorietà e volontarietà dei vaccini, ma tocca a epidemiologi, scienziati, medici e immunologi», ha detto Andriukaitis.

Secondo il commissario Ue «è inutile discutere obbligatorio o volontario. È chiaro che se c'è un'epidemia si devono usare gli strumenti che sono più efficaci».

Per Andriukaitis, la volontarietà va bene «se si può fare come l'Olanda che garantisce una copertura al 99% con i vaccini volontari. Ma se non si può fare, allora è necessaria l'obbligatorietà».

Insomma, si può benissimo discutere dei principi, ma prima di tutto bisogna tenere conto dei numeri e della scienza. Intanto l'Italia si conferma tra i paesi con più casi di morbillo: con 8,9 casi ogni 100 mila abitanti, insieme alla Grecia e dopo la Romania, è il Paese con il più alto tasso di incidenza della malattia.

La media dell'Unione europea è stimata in 2,2 casi per 100 mila abitanti. «Nella maggior parte dei Paesi in cui la copertura vaccinale è elevata - scrive l'Ocse - sono stati segnalati pochissimi casi di morbillo nel 2017. La vaccinazione contro questa malattia è molto efficace: la stragrande maggioranza delle persone di nuova diagnosi non erano vaccinati». Come segnala l'Ocse, in Italia il tasso di copertura vaccinale è diminuito, passando dal 91% nel 2010 all'85% nel 2016.

Nel 2017 la situazione è migliorata: la copertura vaccinale ha raggiunto quota 92%».

Si tratta di numeri che contenuti nel rapporto «Health at a Glance: Europe 2018» dell'Ocse, il report sulla qualità delle cure nei Paesi dell'Ue.

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