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Vaccino antinfluenzale, Fontana scrive a pm: dirigenti temono le inchieste

Il governatore informa delle intenzioni di evitare le lungaggini di una gara pubblica e di avviare una trattativa privata per evitare di vedersi sfuggire le dosi in possesso del colosso svizzero

Vaccino antinfluenzale, Fontana scrive a pm: dirigenti temono le inchieste

L'acquisto delle dosi stagionali di vaccino antinfluenzale necessarie per i cittadini della Lombardia sarebbero a rischio. Questo il timore che il governatore Attilio Fontana ha voluto esprimere tramite una missiva firmata dal suo staff legale e indirizzata direttamente al procuratore aggiunto ed ai tre pubblici ministeri che hanno aperto l'inchiesta che vede indagato il presidente e la società regionale Aria per la questione relativa alla fornitura di camici per gli ospedali.

Le difficoltà nel reperire dosi di vaccino sufficienti a coprire le richieste dei cittadini lombardi hanno spinto il governatore ed il suo entourage a guardarsi intorno per trovare delle soluzioni alternative e delle vie da percorrere abbastanza brevi con lo scopo di ridurre i tempi al massimo ed "almeno in parte i disagi chi lamenta difficoltà e ritardi". Nella lettera, che viene riportata da IlCorriere, si fa riferimento in particolar modo ad una partita di 350mila dosi a disposizione dell'importatore svizzero Unifarma, ritenuta di fondamentale importanza da Fontana per coprire le richieste di vaccino antinfluenzale.

Il problema resta quello dell'acquisizione dei medicinali, dato che il colosso svizzero ha ricevuto numerose richieste per le dosi in questione. Resta, pertanto, molto elevato il rischio di perderle e di essere scavalcati da altri acquirenti interessati. Come si legge nella missiva, quindi, il governatore lombardo ritiene "concreto il rischio che questi vaccini spariscano dal mercato". Una prima gara di acquisizione sarebbe andata deserta, si legge ancora, "non avendovi partecipato alcun fornitore". Ecco perché la possibilità di perdere la partita di Unifarma potrebbe essere molto concreta.

"È urgente e vitale", viene precisato nella lettera, "assumere le iniziative più efficaci". Ecco il motivo per cui "il presidente Fontana intende avvalersi delle prerogative attribuitegli nelle situazioni di emergenza" e "come soggetto attuatore acquistare i vaccini a trattativa privata senza gara pubblica". Il presidente della Regione, quindi, vista l'emergenza sanitaria che si sta profilando per la mancanza di vaccini, chiede che gli venga data la possibilità di ottenere quelle stesse prerogative riconosciutegli durante le prime fasi della pandemia. Lo scopo è quello di scavalcare le lungaggini di una gara pubblica, che potrebbe far correre il rischio di perdere le 350mila dosi, provvedendo ad intavolare una trattativa privata.

Tuttavia, "il timore di intraprendere iniziative o decisioni suscettibili del vaglio di legittimità da parte della magistratura paralizza di fatto l’opera dei funzionari di Aria spa", ovvero la centrale acquisti della Regione. Funzionari che, come si legge nella lettera citata da IlCorriere, "si rifiutano di acquistare a trattativa privata salvo che il presidente Fontana ottenga l’autorizzazione della Procura".

Lo staff legale spiega che l'intenzione del governatore non è quella di "chiedere, seppure implicitamente, salvacondotti sul suo operato o autorizzazioni che appaiono indebite", bensì di far presente in modo preventivo ai pm "che si appresta ad assumersi la responsabilità" di acquistare le dosi di vaccino a disposizione di Unifarma "alle migliori condizioni possibili".

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