Cronache

Variante Delta, quasi 7 milioni gli italiani over 60 ancora "scoperti"

Figliuolo richiama le Regioni: per la mutazione indiana la parte più fragile della popolazione va protetta con il richiamo, ma 2,5 milioni non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose

Variante Delta, quasi 7 milioni gli italiani over 60 ancora "scoperti"

Ancora troppe le persone a rischio non vaccinate o protette soltanto da una sola dose mentre resta lontano l'obiettivo di riequilibrare i risultati della campagna vaccinale nelle Regioni. Al momento restano grandi differenze negli obiettivi raggiunti nelle diverse aree del Paese.

Sono 2.585.513 gli over 60 che ancora non hanno ricevuto neppure una dose. È su questa fascia di popolazione che si concentrano gli sforzi del commissario all'emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, che da settimane visita hub, ospedali e centri vaccinali indirizzando le strutture sanitarie anche verso la «chiamata attiva»: i cittadini che non si vaccinano vanno cercati e invitati a sottoporsi alla profilassi. Preoccupa anche la frenata nei richiami dovuta soltanto in parte al rallentamento nella fornitura delle dosi e ai cambi di rotta su AstraZeneca che hanno avuto come conseguenza una maggiore richiesta di Pfizer e Moderna.

La variante Delta corre anche in Italia e preoccupa per la sua maggiore contagiosità anche se l'andamento della curva epidemica in UK dove ormai l'indiana è dominante evidenzia che i vaccini proteggono dal rischio di ospedalizzazione e soprattutto dall'esito fatale.

Ma i vaccini proteggono in modo efficace soltanto dopo l'effettuazione del richiamo e dunque Figliuolo e il ministro della Salute, Roberto Speranza, guardano con preoccupazione quella ampia fascia di popolazione over 60 che ha ricevuto soltanto la prima dose.

Sulla base dei dati pubblicati nell'ultimo Report settimanale della struttura commissariale si evidenzia che tra gli over 80, i più fragili, non soltanto ci sono 345.390 soggetti ancora in attesa della prima dose, ma anche che i vaccinati con richiamo o monodose sono 3.946.900. Quindi ci sono ancora 252.249 persone in attesa del richiamo. Visto che gli over 80 dovrebbero aver ricevuto la prima dose nella primissima fase della campagna vaccinale ci si chiede se ci sia un intoppo nell'ingranaggio.

La situazione peggiora nella fascia immediatamente successiva, 70/79 anni. Qui a un 12,98 per cento pari a 781.499 soggetti senza neppure una dose si aggiunge oltre un milione e mezzo che aspetta il richiamo. Ovvero la dose che davvero protegge dalle varianti. Ma la situazione più in ritardo è quella dei 60/69 anni. Tra loro il 19,31 per cento ovvero 1.458.624 è in attesa della prima dose mentre addirittura 2.042.582 non hanno avuto il richiamo. Quindi abbiamo una vasta platea di quasi 7 milioni di over 60 non sufficientemente protetta dalle varianti.

Colpisce nel Report anche il dato sugli operatori sanitari che non si sono vaccinati: in percentuale soltanto il 2,16 per cento ma in numeri assoluti oltre 42mila operatori che rischiano la sospensione o addirittura il licenziamento. La situazione più grave in Emilia Romagna dove si registrano 13.969 operatori sanitari che non hanno ricevuto la prima dose; in Puglia 8.833; in Sicilia 7.419 e in Friuli Venezia Giulia con 5.502 «scoperti». In vista delle riaperture delle scuole pesano anche i 216.221 appartenenti al personale scolastico non vaccinati e i 180mila in attesa di richiamo.

Tra le Regioni la Sicilia è la più indietro. Qui il 24,14 per cento dei 70/79enni e il 30,27 dei 60/69enni non ha ricevuto la prima dose.

E il 43,58 per cento del personale scolastico è completamente scoperto.

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