«Domani Varicella Party per chi lo desidera. Vi aspettiamo alla casa di Milano!». L'invito, lanciato in un post su Facebook da una mamma milanese, fa il giro del web e suscita l'immediata reazione dell'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, che bolla come «irresponsabile» l'iniziativa e auspica l'intervento delle autorità competenti. «La varicella è una malattia esantematica che può avere delle gravissime conseguenze - dichiara l'assessore - Per questo è stata inserita tra quelle per le quali il vaccino è obbligatorio a partire dai nati 2017».
Il post è stato pubblicato lunedì scorso e sembra rimandare alla pratica di mettere a contatto i bambini con altri ammalati per farli contagiare. «Spero che nessuno sia stato così incosciente da portare il proprio figlio - ha aggiunto Gallera - Questi metodi sono anacronistici, perché ora esistono i vaccini che i nostri centri offrono a tutti gratuitamente». Il post sul varicella party aveva già attirato l'attenzione del virologo Roberto Burioni, molto attento al tema sui social. Non so come, ma io penso che qualcuno dovrebbe fare qualcosa per difendere i bambini dalle scelte dei loro genitori», ha scritto il medico. E intanto a Tornino sono stati allontanati due bambini non vaccinati da scuola. Stesso copione in provincia: a Collegno, da oggi verrà impedito l'ingresso al nido a due piccoli iscritti che frequentano le materne.
A impedire l'accesso è stata la dirigente scolastica Elena Cappai, che ha applicato le norme nazionali relative ai piccoli che non sono stati sottoposti a vaccinazione. «Lo impone la legge - ha spiegato la preside - e fino a quando non riceverò i documenti che attestano l'avvenuta messa in regola, non potrò fare altrimenti». Insomma, la legge va rispettata.
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