Vendette incrociate, liti e voto disgiunto. La "barca" di Fico inizia a fare acqua

La coppia con De Luca pare scoppiata. Mastella: "Vincenzo vuole farci perdere"

Vendette incrociate, liti e voto disgiunto. La "barca" di Fico inizia a fare acqua
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In Campania la coppia Fico-De Luca scoppia. Il campo largo litiga prima del voto. Volano veleni tra De Luca, Mastella e Manfredi. Se il buongiorno si vede dal mattino Lo sceriffo dà ordine ai suoi: "Non votate Mastella". Un ordine che fa infuriare il sindaco di Benevento che ribatte: "De Luca vuole farci perdere". In effetti, comincia a prendere corpo l'ipotesi di una vendetta crudele: il voto disgiunto. Fico è terrorizzato, i deluchiani potrebbero dare indicazione di non votare Fico presidente. Motivo? Indebolire il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il vero sponsor dell'ex presidente della Camera. Con la vittoria di Fico, Manfredi diventerebbe il vero azionista della giunta regionale. Ecco che spunta il piano diabolico del governatore uscente: eleggere i suoi consiglieri ma far perdere Fico. Manovre che danno il segno di una coalizione spaccata e lacerata da veleni. Già prima di un'eventuale vittoria. Sull'affaire barca di cittadinanza Fico toglie la maschera. E durante il suo tour elettorale a Procida l'ex presidente della Camera decide di fare il comizio proprio dal cabinato.

Intanto, domani negli studi di Sky a Roma si terrà il primo faccia a faccia tra Fico e Cirielli. Alle 10 e 30. Il candidato dei grillini sente il fiato sul collo di una rimonta incredibile. I segnali sono negativi. A un evento all'Università Fico ha rimediato una pesantissima contestazione da parte di gruppi di sinistra. Pesa l'accordo con De Luca. Che ora potrebbe rivelarsi un clamoroso autogol a meno di sette giorni dal voto. Dopo la barca, spunta un'altra grana per il candidato di centrosinistra: la villetta condonata al Circeo. A rivelare la notizia è la Verità. Proprio nei giorni in cui Fico attacca la proposta di centrodestra di riaprire i termini del condono edilizio del 2003. Condono di cui avrebbe beneficiato anche Fico per la sua proprietà al mare. Lui si difende: "In riferimento a quanto dichiarato dal senatore Rastrelli e pubblicato dal quotidiano La Verità si precisa, come già fatto circa dieci anni fa, che la richiesta di sanatoria non è stata fatta dal presidente Fico né dalla sua famiglia, bensì dal precedente proprietario della casa di San Felice Circeo negli anni Ottanta. È quindi semplicemente falso sostenere che il presidente Fico abbia richiesto un condono o una sanatoria". Difesa che però non cancella il fatto che il candidato grillino abbia acquistato una casa su cui era in corso una procedura di condono. In settimana è attesa la risposta del ministro della Difesa Guido Crosetto all'interrogazione di Fratelli d'Italia sull'utilizzo di un ormeggio per la sua barca nel porto militare di Nisida. Sulla casa condonata il centrodestra attacca: "Non bastava la vicenda opaca della barca - incalza il senatore Sergio Rastrelli - Eppure proprio ieri Fico dichiarava che non servono i condoni ma il diritto alla casa. Dunque c'è chi come Cirielli fa proposte concrete per attuare norme che vadano incontro alle esigenze dei cittadini campani e chi invece sguazza nell'ambiguità, alla faccia della lotta alla casta".

Si attende nel fine settimana una nuova visita del presidente del Consiglio Giorgia Meloni per tirare la volata al candidato del centrodestra Edmondo Cirielli. Ieri invece in Campania è arrivato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi che ha definito la proposta sul condono "una scelta di buonsenso".

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