Elezioni Regionali 2020

Zaia ora va verso il "plebiscito". Così può "azzerare" la sinistra

In Veneto si profila un plebiscito per il presidente uscente Luca Zaia, mentre il suo principale sfidante Arturo Lorenzoni si fermerebbe al 15,5%

Zaia ora va verso il "plebiscito". Così può "azzerare" la sinistra

In Veneto si profila un plebiscito per il presidente uscente Luca Zaia, il leghista che governa la Regione dal 2010.

L’ex ministro delle Politiche agricole del quarto governo Berlusconi è sostenuto da tutto il centrodestra: Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lista Veneta Autonomia e la lista personale Zaia presidente. Lo sfidante di centrosinistra è il vicesindaco di Padova, Arturo Lorenzoni, che guida una coalizione composta da Pd, +Veneto in Europa-Volt, Europa Verde, Sanca Veneta, Il Veneto che Vigliamo – Lorenzoni presidente. Nel 2017 Lorenzoni si candida con una lista civica di sinistra alla carica di primo cittadino di Padova ottenendo il 23% dei voti e determinando, col suo appoggio al ballottaggio, la vittoria dell’attuale sindaco del Pd Sergio Giordani.

I candidati presidenti outsider

Alla sua sinistra si presentano Patrizia Bartelle per la lista Veneto Ecologia Solidarietà e Paolo Benvengù per la lista Solidarietà Ambiente Lavoro – Rifondazione Comunista. L’ex senatrice del Pd Simonetta Rubinato si candida alla guida della Regione con la lista ‘Per le Autonomie’. I renziani schierano la deputata Daniela Sbrollini che guida la lista Italia Viva (Pri, Psi e Civica per il Veneto), mentre i grillini puntano sull’ex senatore Enrico Cappelletti. Gli altri candidati outsider sono Antonio Guadagnini per il Partito dei Veneti e il noVax Paolo Girotto per il Movimento 3V.

Le precedenti vittorie di Zaia e gli ultimi sondaggi

Nel 2010 Zaia vinse le elezioni con oltre il 60% dei consensi, mentre il suo sfidante, l'ex segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi, si fermò al 30%. Ilcentrista Antonio De Poli prese il 6,3% dei voti e l'allora candidato del M5S, David Borrelli, ottenne il 3,1%. Nel 2015, invece, il leghista venne riconfermato col 50% dei voti. L’eurodeputata Pd Alessandra Moretti si fermò al 22,7 e l’ex sindaco di Verona, Flavio Tosi, leader di Fare!, ottenne appena l'11,86%. Il candidato del M5S Jacopo Berti riuscì a superare Tosi con poco meno di 200 voti (11,87%). Questa volta, invece, gli ultimi sondaggi prevedono per Zaia una vittoria ancora più larga.

Secondo Winpoll – Cise, Zaia potrebbe ottenere il 76,8% contro il 15,5% di Lorenzoni. Per il M5S si profila una sonora sconfitta dal momento che non raggiungerebbero neppure il 4% utile per entrare in Consiglio regionale. Cappelletti, infatti, si fermerebbe al 3,8% dei consensi.

La Sbrollini, infine, non andrebbe oltre l’1,1%.

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