Alcuni pezzi di cemento armato si sono staccati dal campanile di San Marco a Venezia cadendo sulla piazza, ma senza conseguenze. L'area è stata messa in sicurezza. E in città tutto è pronto per il debutto del ticket di ingresso. Si tratta di un biglietto finalizzato a controllare le grandi ondate di turisti «mordi e fuggi» che si registrano soprattutto in alta stagione. Per il momento il calendario comunale ha fissato 29 giornate in cui l'ingresso alla città lagunare sarà a pagamento. Ma le esenzioni sono molte. Moltissime.
Il contributo d'ingresso sarà richiesto infatti solo ai turisti giornalieri non residenti in Veneto che non pernottano in hotel, affittacamere e B&B in città (che pagano già la tassa di soggiorno) e avrà un importo di 5 euro a persona. Esentato dal pagamento chi si recherà a Venezia dalle 16 alle 8,30 del mattino o chi visiterà le isole minori, così come i minori di 14 anni, disabili e relativi accompagnatori. Deroghe sono previste anche coniugi, conviventi e parenti dei residenti in Veneto fino al terzo grado e anche per chi, senza legami di parentela, si rechi in visita a persone residenti e domiciliate nella città o nelle isole minori, per i lavoratori e lavoratrici (dipendenti o autonomi), per gli studenti e studentesse di qualsiasi grado e ordine di scuole e università che hanno sede in città antica o nelle isole minori e tutti i soggetti e i componenti dei nuclei familiari di chi risulta aver pagato l'Imu nel Comune di Venezia.
Il pagamento avverrà attraverso la piattaforma online http://cda.ve.it dove sarà possibile ottenere un QR Code da esibire in caso di controlli ma sarà anche possibile acquistare un tagliando nelle tabaccherie di tutta Italia. La multa per chi fosse trovato non in regola con il biglietto va da 50 euro a 300 euro. Rischia invece una denuncia penale chi venisse scoperto a dichiarare il falso per ottenere l'esenzione.
Non mancano le proteste: l'Arci Veneto distribuirà ai turisti un «passaporto» simbolico anziché il ticket, per evidenziare i profili «di dubbia legittimità costituzionale» della norma, «inefficace nel contenimento del turismo di massa» e generatrice «di disparità di trattamento tra diverse categorie di visitatori». Associazioni e comitati si battono contro l'idea di una Venezia Disneyland.
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