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Venti di guerra. Berlino ripensa alla leva e ai riservisti

Ora, Pistorius è rimasto solo, abbandonato dal cancelliere Olaf Scholz e dai compagni del Partito socialdemocratico tedesco (Spd) nella riforma del servizio militare

Venti di guerra. Berlino ripensa alla leva e ai riservisti
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È per il gioco di squadra il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, da quando bambino tirava calci al pallone in un campo del quartiere popolare di Osnabrück dove è nato. Ora, Pistorius è rimasto solo, abbandonato dal cancelliere Olaf Scholz e dai compagni del Partito socialdemocratico tedesco (Spd) nella riforma del servizio militare. È la solitudine dei numeri primi, quella del politico più popolare in Germania, frenato nei suoi piani dal ministro delle Finanze Christian Lindner, guardiano del Bilancio, e dai pacifisti nella Spd. Le Forze armate tedesche (Bundeswehr) hanno bisogno di personale, ancor più dopo la guerra della Russia contro l'Ucraina. Mosca potrebbe attaccare la Nato dal 2029, ha avvertito ripetutamente Pistorius, secondo cui la Germania deve essere «pronta per la guerra».

Per attuare i piani Nato, la Bundeswehr dovrebbe disporre di 272mila effettivi. Il totale attualmente a 181.400 dovrebbe aumentare a 203mila entro il 2031. Per colmare queste carenze, la Difesa ha elaborato una riforma del servizio militare, obbligatorio fino alla sospensione nel 2011 e da allora volontario, sul modello svedese. Secondo i piani, il servizio rimarrà volontario, ma con elementi di obbligatorietà. Dal 2025, i maggiorenni riceveranno dalle autorità militari un questionario, obbligatorio per gli uomini e facoltativo per le donne, con domande su forma fisica, salute e motivazione. Sulla base delle risposte, parte degli interpellati verrà convocata per la visita di leva. I selezionati, che il dicastero di Pistorius valuta in 5mila reclute all'anno nelle fasi iniziali, presteranno servizio da un minimo di 6 a un massimo di 23 mesi. Seguirà il passaggio nella riserva, da mobilitare in caso di conflitto come da tradizione prussiana.

Gradualmente, saranno ricostituiti i registri militari per la coscrizione obbligatoria, che verrebbe reintrodotta in caso di guerra. Il piano di Pistorius è un passo nella giusta direzione, ma troppo breve per gli obiettivi della Germania, ancora incatenata dai suoi stessi vincoli di bilancio e dalla sua storia.

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