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Al vertice 5S pure Conte. E Grillo vieta i telefonini: "Riunione in strooming"

Anche l'ex premier Giuseppe Conte prenderà parte alla riunione organizzata alla Camera con Grillo prima dell'incontro col presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi

Al vertice 5S pure Conte. E Grillo vieta i telefonini: "Riunione in strooming"

"Io ci sono e ci sarò", aveva detto proprio nel corso della giornata di ieri l'oramai ex premier Giuseppe Conte ai colleghi ed amici del Movimento CinqueStelle, che hanno fatto la sua fortuna affidandogli la guida del Paese per ben due anni. Una vera e propria dichiarazione d'amore da parte del sedicente avvocato del popolo che, smesse le vesti di presidente del Consiglio, pare proprio deciso a stabilirsi in pianta stabile in casa grillina.

Così tanto che, secondo quanto riferito da AdnKronos, al vertice pentastellato che si terrà domattina alla Camera, parteciperà anche l'uomo dei Dpcm, quasi a voler confermare la sua appartenenza al gruppo di Beppe Grillo. Sarebbe fissata per le ore 11 di sabato la riunione fra i pezzi grossi del Movimento CinqueStelle. A partecipare al meeting preparatorio prima dell'incontro con il premier incaricato Mario Draghi (che ha già incassato pure l'appoggio di Conte), l'immancabile Luigi Di Maio, Vito Crimi, Stefano Patuanelli, i capigruppi di Camera e Senato Davide Crippa e Ettore Licheri, e personaggi del calibro di Alfonso Bonafede e Paola Taverna. Non mancherà poi il comico genovese, padre del Movimento, mentre dovrebbe essere assente Davide Casaleggio.

L'arrivo di Mario Draghi ha innescato una pesante crisi fra i pentastellati, ora a rischio frattura. Se da una parte il ministro degli Esteri Di Maio appare disposto ad ascoltare l'ex numero uno della Bce, secondo alcuni dietro spinta del capo dello Stato Mattarella, dall'altro rimane la corrente di Alessandro Di Battista, che proprio non vuole saperne di dare il proprio appoggio all'ex vice-presidente e managing director di Goldman Sachs. "Ogni ora che passa, per quanto mi riguarda, si aggiungono ragioni su ragioni per dire NO a Draghi", ha postato poche ore fa Dibba sul proprio profilo Facebook. Un messaggio che non lascia adito a dubbi. I grillini starebbero addirittura discutendo della possibilità di sottoporre la questione "fiducia a Draghi" al voto su Rousseau. Davide Casaleggio vorebbe ricorrere alla piattaforma, ma non tutti sarebbero d'accordo. Anche Danilo Toninelli sarebbe favorevole a ricorrere al voto degli iscritti, così come Nicola Morra. L'attuale capo politico Vito Crimi non esclude questa ipotesi: ricorrere alla base per trovare una risposta all'annoso quesito "Draghi sì o Draghi no?".

In ogni caso domani ci sarà parecchio da discutere nel corso della riunione grillina. E pare, stando a Repubblica, che Beppee Grillo abbia addirittura richiesto a tutti i partecipanti di presentarsi senza cellulare. Il fondatore - dicono fonti parlamentari all'agenzia Ansa - ha detto di volere una riunione in "strooming" (storpiando il famoso streaming che da sempre caratterizza il M5S).

La delegazione del Movimento CinqueStelle incontrerà poi il presidente del Consiglio Mario Draghi intorno alle ore 12:15. A far parte della comitiva Beppe Grillo, Vito Crimi, Ettore Licheri e Andrea Cioffi (capogruppo e vicecapogruppo M5s al Senato), Davide Crippa e Riccardo Ricciardi (capogruppo e vicecapogruppo M5s alla Camera). Quale sarà il destino dei grillini? Difficile dirlo. Secondo quanto riferito da Agi, sono davvero tanti i dissidenti. "Prima ci hanno fatto fare un governo con la Lega, poi uno con il Pd. Ora ci chiedono di dire sì ad un governo con Lega, Pd e pure Forza Italia. Così non si può", avrebbe protestato uno dei senatori. E un altro:"Voglio capire come il Pd può stare insieme alla Lega. A questo punto possono fare a meno di noi".

Insomma, una vera e propria polveriera.

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