Corona gettata nel wc: lo sfregio dei centri sociali al militante Msi ucciso

Sabato, a Genova, protesta degli antagonisti contro la commemorazione delle destre di un militante del Msi ucciso nel 1970 dalla violenza rossa. Che si è ripetuta di nuovo, con vetri in frantumi e la corona d'alloro buttata in un gabinetto

Corona gettata nel wc: lo sfregio dei centri sociali al militante Msi ucciso

Il finestrino di una macchina spaccato a colpi di cinghia, scontri con la polizia e dulcis in fundo la corona di alloro - dedicata a una vittima della violenza rossa negli anni di piombo - sradicata dallla targa dove era appena stata appesa e buttata dentro un vespasiano. È quanto successo sabato mattina a Genova, dove alcune decine di militanti di sigle di estrema destra, tra cui Casa Pound e Lealtà e Azione, si sono date appuntamento per commemorare Ugo Venturini, esponente del Msi ucciso nel capoluogo ligure il 1 maggio 1970 durante un comizio dell'allora segretario missino Giorgio Almirante.

Venturini - a cui nel 2012 il Comune genovese ha dedicato un viale davanti alla stazione ferroviaria di Brignole - fu colpito al capo da una bottiglia piena di terriccio, martire di quello squadrismo di cui gli antifascisti, ancora oggi, si dichiarano eredi. Basta leggere il post che Genova Antifascista ha pubblicato su Facebook: "Un denunciato e qualche manganellata, tra l’altro data alle spalle da quei quattro pagliacci che vi proteggono sempre e che senza divisa diventano dei cagnolini, è il prezzo da pagare. La gioia di vedervi andar via con la maglia di Casapound e i vetri frantumati dell’auto in Piazza della Vittoria, e quella di vedervi scappare in cinque con la felpa di Lealtà e Azione nel cofano di un monovolume invece non ha prezzo! Non c'è nessuno spazio per voi a Genova", scrivono i "compagni".

Ma cosa è successo sabato mattina nel centro di Genova? La questura aveva autorizzato la commemorazione di Ugo Venturini. Nessun problema, dunque. Tranne per la galassia dei centri sociali. Che si sono dati appuntamento in piazza allo scopo di urlare la loro indignazione contro i "fascisti", protetti da un cordone di poliziotti.

Dei 500 antagonisti presenti che hanno provato a disturbare la manifestazione, scrive Telenord, in 10 hanno tentato di raggiungere i gruppi di destra. Il contatto è stato impedito dalle forze dell'ordine, ma un attimo di distrazione degli agenti è stato fatale. Infatti due antagonisti si sono avvicinati alle auto dove stavano tornando i militanti di destra. Il vetro di una macchina è stato rotto a colpi di cintura. A quel punto la polizia ha fatto una carica di alleggerimento, un agente e un manifestante sono caduti. L'uomo con la cinghia è stato fermato, mentre l'altro è riuscito a dileguarsi. Il responsabile dell'atto di teppismo sarà denunciato per danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.

Finita qui? Neanche per sogno. Pochi minuti dopo la fine della commemorazione, un "compagno" ha sradicato la corona d'alloro appoggiata alla targa intitolata a Venturini, già rotta in passato da una mano nemica, per poi buttarla dentro un gabinetto pubblico.

Uno sfregio alla memoria di un uomo vittima della violenza politica. A distanza di quasi 50 anni. Per i "compagni" di Genova Antifascista, "per i fascisti non c'è nessuno spazio nella nostra città". Evidentemente, l'umana pietas non fa parte del loro immaginario.

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