"Vi spiego perché i grillini sono alla fine"

Matteo Salvini se la prende con i 5 Stelle per il "no" al nucleare: "Hanno fermato l'Italia per troppi anni. L'ignoranza dei 'signorno' grillini è ormai alla fine, per fortuna"

"Vi spiego perché i grillini sono alla fine"

Il tema dell'energia nucleare torna ad alimentare il dibattito politico in Italia: da una parte chi continua con i soliti "no" ideologici; dall'altra chi sostiene l'urgenza di investire nel nucleare di ultima generazione. L'ultimo parere negativo arrivato dal Movimento 5 Stelle ha scatenato la reazione di Matteo Salvini che, davanti alla platea dei Giovani Imprenditori di Confindustria, è andato dritto al punto per sferzare i 5S: "I no dei grillini hanno fermato l'Italia per troppi anni".

L'attacco al M5S

Il leader della Lega ha puntato il dito contro il Movimento per le posizioni adottate in passato: purtroppo le conseguenze dei soliti "no" sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto alla luce della guerra in corso tra Ucraina e Russia. "L'ignoranza dei 'signornò' grillini è ormai alla fine, per fortuna", è stato l'attacco di Salvini in riferimento alla scissione che ha colpito il M5S. La speranza del segretario leghista è che il tracollo dei 5 Stelle possa ridimensionare il gruppo giallo, che continua a mettersi di traverso al nucleare.

Gli ha fatto eco Silvia Sardone, europarlamentare del Carroccio, secondo cui gli ormai noti "no" del Movimento rischiano di lasciare indietro il nostro Paese rispetto agli altri che invece stanno intraprendendo la strada dello sviluppo: "Per fortuna nessuno presta più attenzione a loro, alla loro incompetenza e ai loro litigi". L'accusa rivolta ai grillini è di voler "portare Milano e tutta l'Italia nel Medioevo".

Massimo De Rosa, consigliere regionale in Lombardia ed esponente del Movimento 5 Stelle, ha imputato a Salvini la colpa di parlare di tempi, costi ambientali e gestione delle scorie senza cognizione di causa: "Nessuno dà più retta alle sue solite sparate, così è costretto a spararle sempre più grosse. Quando parla di nucleare non sa cosa dice".

L'opzione nucleare

Dalla Lega puntano l'attenzione sul fatto che l'Italia sia tra le grandi potenze mondiali "che non sfrutta l'energia nucleare, sicura e pulita". Mentre, specialmente in una situazione come quella che stiamo attraversando, bisognerebbe non essere dipendenti da altri e scongiurare il pericolo di prezzi alle stelle e blackout. Uno scenario drammatico che rischia di diventare realtà "per colpa delle posizioni anti storiche del partito del 'no'".

In tal senso Salvini ha espresso il desiderio che un futuro reattore fosse ospitato a Milano. E ha invitato Giuseppe Conte, Enrico Letta e Matteo Renzi a prendere una posizione netta. Da parte del leader del Movimento 5 Stelle è arrivata una lieve apertura, che segna un piccolo spiraglio rispetto alle posizioni intransigenti del passato: ha chiesto di attendere alcune analisi per valutare tutte le ricadute sul piano pratico.

"Ragioniamo sulla ricerca. Quando avremo tutti i dati ci ragioneremo", ha dichiarato Giuseppe Conte.

Matteo Renzi si è detto "contento" per le parole pronunciate dall'ex presidente del Consiglio. Il numero uno di Italia Viva ha fatto sapere che dal suo intervento emergono due novità: "La prima è che apre al nucleare e la seconda è che ragiona".

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