Viaggi, deroga per i nonni. "Sì alle visite se sono soli"

Conte apre ai ricongiungimenti familiari non solo per i residenti. Parere chiesto ai tecnici del Cts

Viaggi, deroga per i nonni. "Sì alle visite se sono soli"

Conte apre ai ricongiungimenti per Natale. Si pensa ai genitori anziani e distanti, si cerca il buonsenso prima di tutto, la necessità concreta e oggettiva di vedere un nonno solo, un genitore lontano. E così, mentre per raggiungere alberghi il governo è orientato a tenere la posizione, per gli affetti si aprono deroghe.

Nella riunione con il premier Giuseppe Conte, i ministri Roberto Speranza e Federico D'Incà con i capigruppo di maggioranza sulle misure per le festività del prossimo Dpcm si sono confrontati a lungo e fonti parlamentari riferiscono di un confronto difficile su cui si è protratto per ore. Il governo ha dunque chiesto un parere al Cts per fare incontrare le famiglie. Oltre alle consuete eccezioni, che riguardano motivi di necessità e urgenza, salute e lavoro, oltre al sempre consentito rientro nel proprio luogo di residenza, Giuseppe Conte ha messo sul tavolo dei capigruppo di maggioranza, due ipotesi: quella di consentire solo il rientro nella propria residenza o domicilio o quella di limitare i flussi ragionando sul piano dei gradi di parentela. Il premier si sarebbe detto orientato a non legare spostamenti solo a residenza ma allargare ai ricongiungimenti famigliari senza però riaprire il dibattito su congiunti o affetti stabili.

Anche il ministro della Salute Speranza, tra i rigoristi sembra possibilista. Un parente lontano, un nonno, si pensa a loro. L'ipotesi è quella di consentire a un famigliare con il suo nucleo più ristretto di spostarsi per trascorrere il Natale con il parente solo. Naturalmente con mascherina che si toglie solo per mangiare, distanziamento ad un tavolo il più vuoto possibile, e tavoli possibilmente distanziati tra grandi e bambini. E anche freschi di tampone.

Certo, resiste l'ala più dura e rigorista, «Bisogna evitare gli spostamenti tra Regioni e mantenere il limite delle 22 per la circolazione: sono 2 punti centrali e imprescindibili del modello di sicurezza che stiamo costruendo insieme», ha detto il ministro Francesco Boccia, tra i meno elastici nel fare concessioni. «Stiamo lavorando per il Dpcm che di fatto disciplinerà il funzionamento, i rapporti per tutto il mese di dicembre e arriverà sicuramente a dopo l'Epifania. Sono ore complicate». Per lui quest'anno vince la responsabilità, la consapevolezza che aprire, in qualsiasi modo, significherebbe abbassare le difese e far entrare il nemico dalla porta principale: la terza ondata è lì, che aspetta solo che il ponte levatoio ceda. «Difendiamo insieme - ha detto Boccia - l'impostazione ed evitiamo deroghe perchè potrebbero minare la tenuta stessa dell'impianto».

La «distrazione» natalizia può aprire la strada a una terza ondata all'inizio del prossimo anno», avvertono il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, Filippo Anelli.

Ci sono i capigruppo dei partiti che fanno leva sulle eccezioni, c'è il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che si appella al buonsenso: «Vanno studiati e consentiti i ricongiungimenti tra i familiari. E non serve massimalismo nelle scelte, sia in senso chiusurista che aperturista. Chiediamo solo buonsenso».

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