In auto la gerarchia dei posti è il riflesso dello status sociale: il capobranco è al volante, il maschio alfa è sul sedile a fianco, il branco siede dietro e, fra i tre gregari «retroposizionati», il più disprezzato è quello che sta al centro. Fin qui i rapporti di forza interni a quella sorta di microregno motorizzato che si muove su quattro ruote.
Poi c'è la scienza - o presunta tale - che ribalta i dogmi del posizionamento «autorevole», smantellandoli attraverso i criteri più pragmatici della sicurezza fisica. Uno studio dell'Università di Buffalo (pubblicato dai magazine Livescience e Popularmechanics) spiega infatti come, in caso di grave incidente stradale, l'unico che ha più probabilità di salvarsi è proprio «il passeggero allocato posteriormente fra i due compagni di viaggio».
«Superfluo ricordare - spiega al Giornale, il professor Mario Doneda, specializzato in ingegneria incidentistica - che la regola del posto sicuro in auto - così come su treni, autobus, aerei e navi - non esiste come legge infallibile, ma solo come proiezione statistica dell'analisi contabile dei sinistri». Come dire: la posizione a «rischio zero» a bordo di un mezzo di trasporto è solo una chimera.
Ciò non toglie che però esistano dei comportamenti consigliati, frutto dei crash test e della letteratura infortunistica, che è bene tenere a mente quando si parte. E qui torna in ballo il vademecum stilato dai tecnici dell'Università di Buffalo secondo i quali la moto è il mezzo di trasporto più rischioso, seguito da bicicletta, auto, nave, treno e aereo (per le cifre in dettaglio si veda il grafico a fianco).
Dell'auto abbiamo già detto; aggiungiamo che - sempre a parere degli studiosi americani - in macchina il posto più pericoloso è «quello a fianco del conducente». Il motivo? «In caso di pericolo il conducente cerca istintivamente di proteggersi sterzando energicamente, mettendo in pericolo il vicino».
Passiamo al treno: «I posti più a rischio sono quelli piazzati nel senso di marcia del treno, in caso di frenata brusca presentano i maggiori rischi di caduta. Inoltre, più in generale, il primo e l'ultimo vagone sono i più pericolosi in caso d'incidente, sono infatti quelli che più si deformano, assorbendo l'urto. Al contrario i posti sicuri sono quelli centrali in una carrozza centrale». Tesi opinabile, considerato che le tre donne morte nella sciagura ferroviaria dell'altro giorno a Milano viaggiavano nella carrozza centrale.
Sugli autobus, invece, i «posti sicuri, se si conduce tenendo la destra, è la fila alla destra del corridoio. Anche le sedute centrali e dietro al conducente sono piuttosto sicure. Posti più a rischio: quelli vicino ai finestrini e alle porte, in caso d'incidente il vetro diviene pericolosissimo».
Per l'aereo non c'è un'uniformità di vedute tra gli esperti: «Tuttavia la visione più diffusa identifica nei posteriori i posti più sicuri in aereo, al contrario i posti anteriori sarebbero i più a rischio». Infine la nave: «Posti sicuri: posti sul ponte o in cabina nel piano superiore del traghetto.
In caso d'affondamento sarebbero gli ultimi a venire sommersi. Posti più a rischio: le cabine nei piani inferiori. Se accidentalmente si aprisse un buco, l'acqua le sommergerebbe molto velocemente».Buon viaggio. Ammesso che ve ne sia ancora rimasta la voglia.
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