Coronavirus

Vietato circolare dalle 23 alle 5. Controlli e multe fino a 3mila euro. Alle superiori didattica a distanza

Niente autocertificazione, basta l'autodichiarazione. Week end, stop ai centri commerciali (con eccezioni)

Vietato circolare dalle 23 alle 5. Controlli e multe fino a 3mila euro. Alle superiori didattica a distanza

Primo giorno di coprifuoco oggi in Lombardia. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, d'intesa con il presidente della Regione Attilio Fontana e con i sindaci, ha firmato l'ordinanza che vieta la circolazione dalle 23 alle 5 proprio nel giorno in cui si registra una paurosa impennata dei casi, raddoppiati.

Da questa stasera fino al prossimo Dpcm, e comunque fino al 13 novembre, saranno consentiti solo spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità o di urgenza o per motivi di salute. E sgarrare può costare molto caro: i furbi rischiano multe dai 400 ai 3mila euro, le stesse sanzioni previste dal decreto dello scorso 25 marzo sull'emergenza coronavirus. Per le uscite «giustificate», come durante il lockdown nazionale, basterà un'autodichiarazione dove si chiariscano i motivi per cui è stato necessario violare il coprifuoco, ma sarà valido anche uno scontrino emesso prima delle 23. «La sussistenza delle situazioni che consentono la possibilità di spostamento incombe sull'interessato», si legge nell'ordinanza. Nel provvedimento si fa riferimento al trend dei contagi e al rischio che, senza l'adozione di misure urgenti restrittive specifiche, entro la fine del mese si raggiungano i 4mila ricoveri nei normali reparti e oltre 500 in terapia intensiva. La Regione ha lavorato fino a tarda sera martedì con il ministro Speranza per la parte di competenza ministeriale. Non ci sarebbe stato nessun rallentamento dovuto alla resistenza del leader della Lega, Matteo Salvini, secondo fonti di Palazzo Lombardia. Una seconda ordinanza, per le questioni di competenza regionale, è stata firmata dal governatore d'intesa con i sindaci dei capoluoghi. Confermata la chiusura dei centri commerciali nei fine settimana, ad eccezione dei negozi che vendono generi di prima necessità, prodotti per animali domestici, cosmetici e per l'igiene personale e della casa, piante e fiori, farmacie e tabaccherie. Bar, pub e ristoranti dovranno anticipare alle 23 la chiusura delle attività in modo da rientrare nel coprifuoco: e comunque al massimo sono previsti 6 commensali per tavolo. E per prevenire l'affollamento all'interno degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e degli esercizi commerciali al dettaglio, sarà obbligatorio esporre all'ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse. Dalle 18 non sarà consentita la consumazione di alimenti e bevande su aree aperte al pubblico, neanche nei parchi. La vendita di alcolici durante l'orario del coprifuoco sarà possibile solo mediante consegna a domicilio.

Novità anche per gli sport di contatto: rimangono sospese tutte le gare e le competizioni riconosciute di interesse regionale, provinciale o locale, ma società ed associazioni dilettantistiche possono riprendere gli allenamenti e la preparazione atletica in forma individuale, a patto che siano rigorosamente osservati i protocolli. Stop alle fiere di comunità e alle sagre, mentre si potranno svolgere le manifestazioni fieristiche negli appositi quartieri.

Per quanto riguarda le attività scolastiche, l'ordinanza prevede che le scuole secondarie di secondo grado dal 26 ottobre adottino la didattica a distanza per le lezioni, qualora siano già nelle condizioni di effettuarla e fatti salvi eventuali bisogni educativi speciali. Agli altri istituti è raccomandato di realizzare le condizioni tecnico-organizzative nel più breve tempo possibile. Le attività di laboratorio possono invece continuare ad essere svolte in presenza.

Ai dirigenti degli istituti viene raccomandato di organizzare e differenziare gli ingressi a scuola per evitare affollamenti sui mezzi.

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