Vince la paura ma i problemi sono ancora lì

di Livio CaputoHa vinto la paura: al secondo turno delle elezioni regionali, l'8,5% di francesi in più è corso alle urne per impedire che anche una sola regione cadesse nelle mani del Fronte Nazionale. Tra la maggiore affluenza e il ritiro dei candidati socialisti giunti al terzo posto a favore dei repubblicani, per Marine Le Pen non c'è stato nulla da fare. La leader del Fronte ha forse non del tutto a torto protestato per le intimidazioni e le minacce di guerra civile del governo socialista e in particolare di Manuel Valls, ma è evidente che la maggioranza del popolo francese non è ancora pronta ad affidare responsabilità amministrative all'estrema destra nazionalista. Nonostante il rifiuto di Sarkozy di reciprocare il ritiro dei candidati giunti al terzo posto nel primo turno, socialisti e repubblicani hanno finito con lo spartirsi più o meno equamente le regioni in palio, benché il Fronte fosse partito in vantaggio in ben sei su tredici. Come accade ormai da una generazione, la legge elettorale francese, a suo tempo studiata proprio per fermare Le Pen padre, ha funzionato a favore dei partiti tradizionali. Tuttavia, sarebbe sbagliato concluderne che Marine abbia subito una sconfitta: il suo partito rimane ben radicato in vasti ceti della popolazione, non è sostanzialmente arretrato rispetto al primo turno e con l'aria che tira potrà riprendere presto la scalata con cui la sua leader spera di arrivare fra diciotto mesi all'Eliseo. Tutto dipenderà dall'andamento dell'economia, da eventuali nuovi attentati che spaventino la gente, dalla capacità dei due partiti maggiori di offrire una leadership più convincente. Se vorrà avere una possibilità di arrivare mai al governo, la Le Pen dovrà anche rafforzare i propri quadri, reclutando qualche personaggio di peso, perché oggi il suo partito somiglia ancora troppo ad un'azienda familiare.

In ogni caso, Hollande, Sarkozy e gli altri politici dei partiti tradizionali sbaglierebbero a credere che, grazie alla mobilitazione degli elettori moderati (non si era mai verificato che la percentuale dei votanti aumentasse così tanto dal primo al secondo turno), la svolta a loro favore sia definitiva. I temi che hanno permesso al Fronte di vincere una settimana fa rimangono sul tappeto, in Francia come in tanti altri Paesi, America ormai compresa.

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