
Mi sono un po' commossa vedendo nel video, postato sul web, quella ragazzina, poco più di vent'anni, che piangeva a dirotto perché mentre era ricoverata al Policlinico di Roma è stata infastidita sessualmente dai medici. Ho pensato: che gentaccia.
Poi ho guardato bene il video e mi sono accorta che si era trattato di una battuta. Inopportuna, ma pure sempre una battuta. E dunque da non confondere con la molestia. Lei, Marzia Sardo (nella foto), la ragazza che stava per fare una tac, ha chiesto ai dottori se si dovesse togliere il reggiseno. Il medico le ha risposto di no, poi, credo per creare un clima amichevole, ha aggiunto: "Se però vuoi levartelo ci fai contenti tutti". Se così fosse, beh può essere discutibile, ma francamente non mi pare un gesto di violenza.
Comunque, di nuovo mi sono detta: magari quella ragazzina è particolarmente sensibile, timida, riservata, ed è bastata una frase innocua a farle male.
Poi sono apparse dal web alcune sue fotografie. In una mostra i seni con panini al posto dei capezzoli, e ride. In un'altra sta seduta sul gabinetto e beve un calice di vino e ride. In un'altra ancora ride mentre le fotografano di nuovo il décolleté e tra i due seni spuntano delle banconote.
Non c'è nulla di male a fare delle fotografie scherzose, anche se un po' spinte. Assolutamente niente. Indipendentemente dal valore artistico di quelle foto, che ognuno giudica come vuole, ha fatto benissimo a farle, a sentirsi libera, a esprimersi come meglio crede, a giocare. Quel che mi chiedo è: ma allora perché quel pianto disperato per una battuta, se c'è stata, di un dottore che in nessun modo ha tentato di molestarla? Davvero la ragazza si è sentita ferita? Oppure ha pensato che fosse giusto atteggiarsi a femminista, ripetere frasi fatte sentite alla televisione, o lette o ascoltate sui social, e ha deciso di recitare una parte che alle nuove ideologhe del "femminismo senza femminismo" sembrano il cuore del pensiero moderno?
A costo di sembrare maliziosa, penso a una messinscena riuscita bene, perché ripresa da molti giornali.
Riuscita bene, ma pur sempre una messinscena, non una denuncia. Della quale non so se dare la colpa alla ideologia woke, molto invasiva ma altrettanto debole, o allo strapotere dei social che impongono a tutti l'obbligo di recitare copioni scadentissimi. Anzi lo so: a tutti e due.