Coronavirus

Virus, Belotti (Lega) piange alla Camera: "Siamo feriti, ma non ci fermeremo mai"

Il deputato, il primo a intervenire durante il question time, parlando di Bergamo ha esordito con la voce rotta dal pianto: "Non sappiamo più dove mettere i morti, né dove curare i malati"

Virus, Belotti (Lega) piange alla Camera: "Siamo feriti, ma non ci fermeremo mai"

La seduta alla Camera, impegnata nel consueto question time, è iniziata con un momento di commozione. Nell'emiciclo, che risulta visibilmente contingentato per garantire il rispetto delle prescrizioni sanitarie per contenere il contagio, il deputato della Lega Daniele Belotti è stato il primo a prendere la parola e si è commosso davanti a tutti, proprio mentre iniziava a leggere l'interrogazione che il suo partito ha rivolto al governo sul numero dei decessi in Lombardia. E con lo stesso stato d'animo ha replicato anche il collega di gruppo, Cristian Invernizzi. Nessuno oggi ha alzato la voce per fare polemica, ma gli interrogativi sul numero dei morti in Lombardia sono ancora tanti.ìù

"Chiediamo chiarezza"

"Io e il collega Invernizzi abbiamo lasciato oggi il fronte di Bergamo per venire qui a portare la voce di una terra duramente provata. Non sappiamo più dove portare i morti e non sappiamo più dove curare i malati. Chiediamo chiarezza per i 1.267 morti contati ieri, deceduti dalla fine di febbraio. Settanta, ottanta morti al giorno", ha dichiarato Belotti, con la voce rotta dalle lacrime e dalla disperazione per il numero di vittime dall'inizio della diffusione del Covid-19.

La Lombardia ferita

Durante il loro intervento, Belotti e Invernizzi ricordano come le province di Bergamo, di Brescia e la Lombardia intera stiano perdendo "un'intera generazione di nonni, di padri e di madri" e che molti dei quali stanno morendo a casa. Entrambi i deputati leghisti hanno riferito di come la loro regione e le loro città siano state particolarmente ferite dall'epidemia causata dal coronavirus e Invernizzi ha detto: "A Bergamo c'è un silenzio carico di dolore e di dignità, c'è il silenzio delle famiglie che soffrono perché non possono dare l'estremo saluto ai propri cari".

"Non ci fermeremo mai"

Nel ricordare l'impegno dei medici, dei sanitari, di tutti i tecnici, gli operai, gli amministratori locali e i "semplici cittadini" che si stanno prodigando per curare i malati, costruire e ampliare i reparti dei nosocomi del territorio e versare denaro per contribuire alla lotta contro il coronavirus, il leghista Belotti ha assicurato che, benché feriti e colpiti dai lutti, "non ci fermeremo mai". Belotti, ancora commosso, durante il suo intervento ha voluto ringraziare tutti e ha detto: "I bergamaschi non sono abituati a restare con le mani in mano.

Sono centinaia i volontari che stanno allestendo un ospedale da campo nella Fiera, i cittadini hanno donato milioni di euro, i sindaci e i consiglieri sono in prima fila".

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