Coronavirus

"Ritardi", "Sciocchezze". È scontro Salvini-Conte sul Coronavirus

In una diretta Facebook, il leader della Lega ha parlato dell'emergenza sanitaria che ha colpito l'Italia nelle ultime ore: "Mi domando se in Italia occorra sempre aspettare che ci scappi il morto..."

"Ritardi", "Sciocchezze". È scontro Salvini-Conte sul Coronavirus

"Mi domando se in Italia occorra sempre che si debba aspettare che ci scappi il morto per intervenire come si sarebbe potuto intervenire il 30 gennaio scorso. Sono stato chiamato persino l'untore. Insultare la Lega e Salvini è davvero demenziale. C'è qualcuno che gode perché i morti sono in Lombardia...Ma voi non state bene...C'è qualcuno, a sinistra, pochi per fortuna, tra i politici e i giornalisti, a godere dei morti...Ma voi davvero non state bene". A dirlo è il leader della Lega, Matteo Salvini, durante una diretta Facebook, in cui l'ex ministro dell'Interno ha affrontato il tema dei nuovi contagi da coronavirus.

"Si doveva intervenire prima"

Il leader leghista, polemizzando sui ritardi nelle misure di sicurezza, ha però voluto chiarire che "questo è il momento di stare uniti e sperare" e ha detto: "Naturalmente, il presidente del Consiglio deve fare il presidente del Consiglio e il ministro deve fare il ministro...". Tuttavia, Salvini ha auspicato che tutto l'esecutivo giallo-rosso, adesso, in merito alla diffusione del Covid-19, ascolti il parere e i suggerimenti di medici, scienziati e virologi. E ha aggiunto: "Invece di chiacchierare e insultare la Lega si doveva intervenire già il 30 gennaio, con la nostra proposta di mettere in quarantena chi tornava dalla Cina".

Le intercettazioni alla Camera

Il segretario della Lega, durante la sua diretta Facebook, ha posto l'attenzione anche sui temi di cui sta discutendo la maggioranza giallo-rossa: "In tutta questa emergenza, la Camera si sta occupando delle intercettazioni. Partito democratico e Movimento 5 Stelle stanno bloccando la Camera su questo 'importante tema'. Ma non sarebbe più serio ritirare o far slittare questo decreto? Tra l'altro discutibile". E ancora: "In un lunedì come questo è importante occuparsi di questo?".

L'emergenza coronavirus

Salvini ha poi criticato la scelta del governo di stanziare "solo 20 milioni di euro per l'emergergenza del coronavirus". E ha poi aggiunto: "C'è un'emergenza sanitaria ed economica in corso e Camera e Senato sono obbligate a esaminare il decreto del governo sulle intercettazioni telefoniche: è veramente folle, è una presa in giro nei confronti degli stessi elettori del Pd e del M5S". E ancora: "Sarà fondamentale chiedere all'Europa che non rompano le scatole con vincoli, gabbie e cavilli, ora si devono aiutare le imprese in difficoltà, il governo deve imporsi in Europa. Spero che ci sia un governo pronto a esporsi in Europa a favore del popolo italiano".

La questione Toscana

E durante la sua diretta Facebook, Salvini si è rivolto anche ai cittadini toscani e, parlando di Prato, ha detto: "A Prato c'è un'enorme comunità cinese e i cittadini sono preoccupati, ma il governatore della Toscana, Enrico Rossi, ha addirittura accusato di essere fascioleghisti perfino i medici che chiedevano i controlli. Mi auguro che, arginato il problema, chieda scusa agli italiani e si dimetta".

La polemica con Conte

Facendo riferimento agli interventi del presidente Conte nelle varie trasmissioni televisive, il capo dell'opposizione ha spiegato: "Conte sta facendo i giochini 'Chiamo Tizio, chiamo Caio'. Un presidente del Consiglio ha tutti i mezzi se vuole chiamare". Salvini, infatti, ha negato di aver ricevuto "telefonate, sms o whatsapp" dal capo dell'esecutivo giallo-verde: "Non so chi stia chiamando, non so quale numero stia facendo, ma siamo a disposizione".

Le proposte della Lega

"Se il presidente Conte vuole sono a disposizione, stiamo lavorando per l'Italia. Domani la Lega porterà delle proposte ai tavoli dei ministeri: stop alla tassa di soggiorno, incentivare i viaggi in Italia, cedolare secca al 21% su immobili commerciali. Già eravamo a crescita zero, ora è facile ipotizzare 2020 anno difficilissimo per l'economia", ha aggiunto il leader della Lega su Facebook. Che ha proposto "aiuti economici immediati a famiglie e imprese colpite dal virus e dalla chiusura delle attività".

Il controllo dei confini

Parlando dell'eventuale sospensione di Schengen, ovvero della libera circolazione dei cittadini in Europa, Salvini ha dichiarato: "La sospensione di Schengen per controlalre chi entra e chi esce, ancora, in testa al presidente del Consiglio non è entrata". E ancora: "Se chi di dovere avesse agito in tempo controllando i confini non saremmo considerati a rischio: ora l'Italia è un Paese a rischio". E tra le varie proposte per arginare le conseguenze del virus in Italia, il leader leghista ha parlato della necessità di comprare Made in Italy: "Quello che suggerisco io: comprare italiano. Mai come adesso comprare 'made in Italy' è un segnale di fiducia a un grande popolo che ha bisogno di sentire affetto di 60 milioni di persone".

"Noi additati come sciacalli"

"Siamo stati additati come sciacalli, avvoltoi e allarmisti. Prevenire è meglio che curare, qualcuno dovrà rispondere al popolo italiano di quello che si ptoeva fare e non si è fatto", ha aggiunto Salvini. "Conte, fino alla settimana scorsa diceva: 'Tutto sotto controllo'. Qualcuno che doveva controllare non ha controllato. Se l'appello della Lega del 30 gennaio di quest'anno fosse stato ascoltato, quanti danni e quanta sofferenza avremmo evitato. Serva di lezione", ha concluso l'ex ministro dell'Interno dell'esecutivo giallo-verde.

Conte: "Salvini dovrebbe pagare per le sciocchezze"

Ed è arrivata subito la risposta del premier Conte, che ha detto: "Qualcuno dovrebbe pagare per le sciocchezze. Non vorrei essere costretto a mostrare i messaggi e le telefonate che ho fatto a Salvini".

E, arrivando alla Protezione civile dove presiederà una riunione sul coronavirus, ha aggiunto: "Lui potrà partecipare al tavolo che faremo anche con le opposizioni".

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