Politica

Voto di scambio in Campania, assolti i Cesaro. Fi: "Troppe inchieste basate su elementi fragili"

Con i due politici azzurri (Luigi senatore e Armando ex consigliere regionale) scagionate altre 27 persone. Caldoro: è stato restituito l'onore al nostro partito

Voto di scambio in Campania, assolti i Cesaro. Fi: "Troppe  inchieste basate su elementi fragili"

Un filosofo disse: «La verità è figlia del tempo». E quel tempo, oggi, è arrivato. Dopo 6 anni di gogna il tribunale di Napoli Nord ha assolto «perché il fatto non sussiste» Luigi e Armando Cesaro dall'accusa di voto di scambio non aggravato contestata in occasione delle Regionali 2015. Luigi Cesaro è senatore di Forza Italia, mentre il figlio Armando è stato consigliere regionale in Campania dello stesso partito. Insieme con i Cesaro sono stati assolti, con la stessa formula, altre 27 persone. «Faccio politica da quando avevo 15 anni, è la passione della mia vita - si sfoga Armando su Facebook -. Ho fatto tutta la gavetta e mi sono fatto le ossa combattendo contro un pregiudizio che mi ha accompagnato, ma che non credo di meritare. E ho passato gli ultimi tre anni e mezzo a dover rinunciare a tutto questo, perché finito sotto inchiesta. Per senso di responsabilità e rispetto verso la mia gente, verso il mio partito, anzi, verso il capo del mio partito, mi sono fatto da parte. E oggi sono stato assolto perché il fatto non sussiste. Non festeggio, perché sono state tante, troppe le rinunce, le ingiurie, la tristezza».

All'inizio del procedimento giudiziario, la difesa aveva sollevato un'eccezione sull'utilizzabilità delle intercettazioni. Il giudice si riservò la decisione ma sopraggiunse la cosiddetta «sentenza Cavallo» che, in sostanza, confermò gli argomenti posti a sostegno delle eccezioni sollevate dal legale. Tra le persone assolte anche Flora Beneduce, già consigliera regionale di Forza Italia in Campania, attualmente consigliera per la Sanità del governatore Vincenzo De Luca. «La fiducia che ho sempre nutrito nei confronti della magistratura è stata ripagata. La vicenda non mi ha solo provocato un enorme dolore legato alla consapevolezza della mia innocenza, ma è stata anche lesiva della mia immagine».

Tanti i commenti del mondo della politica. I consiglieri regionali di Fi della Campania Annarita Patriarca, Stefano Caldoro e Massimo Grimaldi affermano che «la giustizia ha restituito al nostro partito e ai suoi dirigenti l'onore e la reputazione di cui mai abbiamo dubitato» e il coordinatore campano di Fi Domenico De Siano sostiene che questa è «una splendida, attesa, notizia: non abbiamo mai dubitato della correttezza del loro operato mantenendo sempre salda la fiducia nella magistratura». «Sono felicissimo dice Antonio Pentangelo, coordinatore di Forza Italia per la provincia di Napoli ma resta il forte dispiacere perché questa vicenda ha di fatto impedito a me e ad altri 30mila elettori di poter essere rappresentati nelle istituzioni regionali da un ragazzo davvero in gamba che ho visto crescere come uomo e come politico».

Felice anche la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini che però polemizza sul fatto che si tratta «dell'ennesima dimostrazione di come fattispecie di reato troppo vaghe come il voto di scambio e il traffico di influenze aprano le porte a un eccesso di discrezionalità della magistratura.

Troppe sono le inchieste aperte in base a elementi fragili e surrettizi».

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