Whirlpool incontra Di Maio: "Siamo sulla strada giusta"

Nuovo confronto al Mise sulla crisi dello stabilimento Whirlpool di Napoli. L'assessore Buonanno: "Continueremo ad essere al fianco dei lavoratori"

Whirlpool incontra Di Maio: "Siamo sulla strada giusta"

Si è tenuto oggi l'incontro tra Luigi Di Maio, Fim Fiom e Uilm, Whirlpool Emea, Europa, Medio Oriente e Africa: sul tavolo la presentazione di diverse opzioni per contenere le perdite per circa 20 milioni denunciate dal gruppo e per salvaguardare i 430 posti a rischio. Dopo tre incontri al ministero senza nessun esito e due rinvii, è arrivato il tanto atteso passo in avanti nella trattativa: il Mise ha proposto una decontribuzione per 17 milioni di euro nei prossimi 15 mesi, senza pagare le tasse sui contratti di solidarietà. Il ministro dello Sviluppo Economico ha preso parola affermando: "Abbiamo fatto i compiti a casa: siamo pronti a supportare l'azienda nell'individuare un'alternativa alla vendita". La società ha informato che valuterà tale proposta: nei prossimi giorni dovrebbero esserci dunque tavoli tecnici per poi ritrovarsi tutti a settembre per ulteriori aggiornamenti.

Nel frattempo i 430 lavorati dello stabilimento di via Argine sono in presidio sotto la sede del ministero. L'azienda tramite una nota diramata ha fatto sapere di aver portato al tavolo i "dettagli del calo di volumi produttivi delle lavatrici di alta gamma prodotte a Napoli - da circa 700mila a 269 mila pezzi dal 2009 ad oggi - verificatosi nonostante gli investimenti pari a circa 100 milioni di euro effettuati negli ultimi anni".

Whirlpool ha poi specificato i cinque possibili scenari futuri: i primi tre richiederebbero "investimenti nelle lavatrici di alta gamma, un segmento di mercato in forte difficoltà da diversi anni, oppure trasferimenti di produzione da siti italiani" e non rappresentano dunque la scelta migliore; il quarto è relativo al classico Cavaliere Bianco che comporterebbe il "mantenimento della produzione di lavatrici da parte di un nuovo player industriale" ma che risulta ipotetica "in quanto l'Azienda non ha ricevuto alcuna manifestazione di interesse"; il quinto - che pare il più futuribile - vedrebbe il sito cessare di produrre lavatrici per concentrarsi ad altre tipologie di prodotto, facilitato da un percorso formativo "volto a supportare lo sviluppo di nuove capacità e competenze del personale".

Segnali positivi

"Siamo sulla strada giusta", ha dichiarato Monica Buonanno. L'assessore al Lavoro del Comune di Napoli ha proseguito: "Siamo un Paese dove l'attrattività degli investimenti è una delle maggiori criticità. Ben venga ogni leva che sostiene le imprese nel mantenere produzioni e posti di lavoro. Continueremo ad essere al fianco dei lavoratori e a supportare la vertenza".

Alessandra Damiani ha definito positiva "l'apertura dell'azienda sulla possibilità di continuare a produrre lavatrici di alto di gamma a Napoli". Per la Fim Cisl è necessario "lavorare su questa possibilità ragionando anche sul possibile spostamento di una parte delle produzioni dall'estero, senza incidere sull'occupazione degli altri siti, in virtù anche delle aperture su sovvenzioni governativa che va comunque tenuta dentro il piano industriale sottoscritto il 25 ottobre scorso e solo a fronte di un impegno concreto dell'azienda a mantenere e consolidare l'occupazione nel nostro Paese".

Damiani ha escluso le altre ipotesi in quanto "creerebbero una situazione d'incertezza sul futuro dei lavoratori e delle loro famiglie". La segretaria nazionale Fim Cisl ha infine annunciato che per la prossima settimana è stato convocato un tavolo tecnico per "analizzare i dettagli delle due proposte aziendali".

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