Nel braccio di ferro tra Matteo Salvini e Giuseppe Conte si inserisce, danno manforte al ministro dell'Interno, Luca Zaia. Il governatore del Veneto, infatti, sposa la linea dura del responsabile del Viminale circa i 49 migranti a bordo della Sea Watch e Sea Eye al largo di Malta.
"Chi ha veramente a cuore i migranti, deve impedire che diventino vittime di racket. Cedere oggi a nuovi sbarchi significherebbe riaprire le porte a traffici gestiti da mafiosi e scafisti, o da navi straniere che non rispettano le regole e pensano di imporre a Paesi liberi e sovrani un'immigrazione fuori controllo, sulla pelle dei disperati" scrive su Facebook il presidente leghista della regione Veneto. Che aggiunge: "In Italia da irregolare non si deve arrivare più, soprattutto su barconi fatiscenti o su navi che hanno disubbidito alla Guardia costiera libica che stava andando a soccorrere i 49 immigrati per riportarli in terraferma. Questa non è umanità, è tutt'altro. Chi davvero scappa dalla guerra deve arrivare con corridoi umanitari sicuri, non su barconi o navi di Ong".
Zaia, dunque, chiosa sciorinando i numeri: "I dati parlano chiaro: dopo la riduzione dell'80% degli sbarchi nel 2018, quest'anno gli
arrivi ad oggi sono a zero (nei primi giorni del 2018 furono 453). Questo grazie al lavoro del ministro #Salvini secondo il mandato conferitogli dagli elettori il 4 marzo. Perciò oggi io dico: #SalviniNonMollare!".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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