Coronavirus

Zangrillo placa l'allarme "C'è cauto ottimismo". La telefonata di Conte

Seconda notte in clinica: "Deve solo riposare" Il premier: "Ho chiamato subito il Cavaliere"

Zangrillo placa l'allarme "C'è cauto ottimismo". La telefonata di Conte

L'apprensione è tanta e, visto il paziente così particolare, anche la sete di sapere come stia. Già in mattinata il medico personale di Berlusconi, Alberto Zangrillo, ha centellinato notizie incoraggianti: «Respira da solo, non è intubato, ha solo bisogno di stare a riposo». Quanto? Più o meno una settimana anche se fare pronostici in questa fase è aleatorio e inutile. Nel pomeriggio arriva una nota ufficiale che parla di un «quadro respiratorio e clinico che conferma un decorso regolare e atteso e che induce quindi a un cauto ma ragionevole ottimismo». Insomma, Zangrillo, responsabile dell'Unità Operativa di Terapia Intensiva generale e Cardiovascolare del San Raffaele di Milano cammina sulla uova ma evita, prima di tutto, di alimentare allarmismi fuori luogo. Certo, la polmonite c'è. E il Covid va tenuto sotto controllo, specie in un paziente ultra ottantenne (il Cavaliere compirà 84 anni il prossimo 29 settembre ndr.). Il virus è una brutta bestia ma, confermano diversi specialisti, se presa in tempo può essere tenuta a bada perché «la fase infiammatoria è molto importante», assicura Francesco Blasi, pneumologo del Politecnico di Milano, che aggiunge: «da quello che ho letto Berlusconi non è ventilato e ciò abbassa sicuramente i rischi». Certo, bisogna vedere e capire la carica virale che ha colpito il leader di Forza Italia nonché monitorare continuamente come il paziente reagisce alla terapia. A Berlusconi vengono somministrati farmaci già testati su altri pazienti infetti da Covid 19 e che, in febbraio-marzo, hanno dato buoni risultati. In più viene utilizzato il più classico degli antiinfiammatori, il cortisone.

Berlusconi, dal sesto piano del padiglione Diamante del San Raffaele di Milano dove è ricoverato fa tenere tutti (escluso il volgare Carlo De Benedetti ndr.) con il fiato sospeso. Ma i tantissimi attestati di solidarietà arrivano fin su, al reparto solventi, dove riposa e si tiene in contatto con il mondo esterno tramite wi-fi. Sotto la sua finestra, poi, ieri è comparso pure uno striscione degli ultras del Monza, squadra di calcio acquistata dal Cavaliere due anni fa. «Forza Silvio! Monza ti aspetta per vincere insieme...», recita il lenzuolo legato alle transenne che delimitano l'aiuola proprio sotto l'ospedale. Manifestazioni di affetto e stima che arrivano trasversali anche dal mondo politico avverso a quello di Forza Italia.

Lo stesso premier Giuseppe Conte ha ammesso dalla festa del Fatto Quotidiano: «L'ho chiamato io la sera in cui ho saputo che aveva contratto il virus. È stata una breve telefonata. Gli ho presentato i migliori auspici di pronta guarigione, è stato uno scambio cordiale e cortese». Tutt'altro stile rispetto al villan Ingegnere su cui il presidente del Consiglio sorvola con una raffinatezza sconosciuta all'imprenditore che affossò l'Olivetti: «Quando una persona è ricoverata ci si astiene da considerazione siffatte», commenta Giuseppi che ricorda come De Benedetti «ha espresso anche un giudizio molto duro nei miei confronti, da cittadino privato e imprenditore è giusto che li esprima, il presidente in carica si astiene dall'esprimere commenti sulle sue capacità imprenditoriali».

E pure dal viceministro della Salute, il pentastellato Pierpaolo Sileri arrivano parole di stima: «Ho sentito Zangrillo, ho portato i miei auguri di guarigione a Berlusconi: spero e immagino che le cose andranno bene».

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