Zelensky-day contro Putin. "Il piano russo è fallito"

La premier italiana sul Cremlino: "Nessuna disponibilità su nulla". L'ambasciata di Mosca: "In Italia brama di dominio e ingordigia"

Zelensky-day contro Putin. "Il piano russo è fallito"
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Con la divisa nera e il viso scavato Volodymyr Zelensky sembra l'eroe di una tragedia shakespeariana, quando sale sul palco della Conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina che si chiuderà oggi. E drammatiche sono anche le sue parole: "Putin ha solamente due alleati veri. Si chiamano inverno e terrore. Noi dobbiamo contrattaccare, rispondere ad entrambi". E ancora: "Putin vuole che la nostra gente soffra e se ne vada dall'Ucraina, che vengano distrutti scuole e ospedali, vuole distruzione ovunque, non solo sulla linea del fronte".

Per il presidente ucraino il leader del Cremlino rifiuta "qualsiasi proposta per la pace e invece c'è un'ennesima escalation di violenza". Parole come pietre, quelle di Zelensky , di fronte agli 8.351 partecipanti, compresi 15 capi di Stato e di governo, a decine di ministri, commissari Ue, ambasciatori, 40 organizzazioni internazionali e ai rappresentanti di 2 mila imprese. E Giorgia Meloni, al fianco del presidente ucraino, rafforza il messaggio per Mosca. "La Russia incrementa gli attacchi contro i civili, colpisce le infrastrutture indispensabili per la popolazione, perché il disegno è lo stesso dall'inizio della guerra, tentare di piegare gli ucraini con il freddo, la fame e la paura. Ma il piano è fallito, per la tenacia Ucraina e i nostri aiuti". E da Putin "nessuna disponibilità su nulla".

Ora Zelensky chiede più armi, più droni, più fondi, un nuovo Piano Marshall per rimettere in piedi la sua patria distrutta da 3 anni e mezzo di guerra. Chiede, soprattutto, più sanzioni per la Russia e che i suoi beni congelati siano "destinati alla ripresa dell'Ucraina, non solo il reddito derivante, ma i beni stessi". Concorda il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa: "Mosca paghi per la ricostruzione".

Quasi immediata è la replica dell'ambasciata russa in Italia. Una nota afferma che dietro alla conferenza si nasconde una "logica cinica e menzognera che viene portata avanti dagli attuali leader dei Paesi occidentali, Italia compresa". Sul suo canale Telegram l'ambasciata parla di "brama di dominio, avidità ed ingordigia, per le quali sono disposti a distorcere qualunque realtà di fatto".

Dalla Nuvola Zelensky insiste che la Russia "non si sta preparando per la pace" e avverte politici e imprenditori: "La ricostruzione dell'Ucraina riguarda anche i vostri Paesi, le vostre aziende, la vostra tecnologia, i vostri posti di lavoro".

Assicura il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, aprendo la prima giornata della Conferenza: "L'Ucraina non è sola. Io e la premier Meloni abbiamo voluto questa conferenza a dimostrazione della grande unità tra Paesi liberi, tra imprese private, per far sì che all'Ucraina arrivasse un concreto sostegno per ricostruirla dopo l'ingiusto e vergognoso attacco che subisce ogni giorno. Anche questa notte (ieri, ndr)ci sono stati attacchi non contro le forze armate ucraine, ma contro popolazione civile, contro la città di Kiev. È veramente inaccettabile. Noi lavoriamo per la pace".

Sul palco si alternano i leader europei, dal tedesco Merz al polacco Tusk allo spagnolo Sanchez, sotto si siglano intese e si stringono accordi. Il pacchetto per l'Ucraina è di 10 miliardi, 15 con i contratti delle imprese. Tajani incontra i 500 rappresentanti delle aziende italiane, firma con la Commissaria Ue Kos la Dichiarazione d'intenti per l'"European Flangship fund for the ricostruzione of Ukraine", con l'omologo ucraino Kulega sigla l'accordo per il restauro del patrimonio culturale di Odessa e per l'uso efficiente delle risorse idriche nella regione. La Simest attiverà un plafond di 300 milioni di euro per il credito alle esportazioni, sul fondo della Farnesina, per la competitività delle imprese italiane coinvolte.

Cassa Depositi e Prestiti, Sace e Simest hanno firmato un memorandum d'intesa con il ministero dell'Economia ucraino per lo sviluppo dell'economia ucraina. E dalla Cooperazione arrivano 150 milioni di euro fra crediti di aiuto e fondi a dono.

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