Cronache

Zia e nipote giù dal balcone Ipotesi omicidio-suicidio

Hanno perso la vita dopo una caduta dal decimo piano. Sono un'ingegnere di 46 anni e un bimbo di 5

Zia e nipote giù dal balcone Ipotesi omicidio-suicidio

Sabrina Cottone

Troppo facile immaginare ciò che è accaduto. Oppure troppo difficile. La verità drammaticamente certa sono quei due corpi schiantatisi al suolo dopo un volo di dieci piani, a Modena. Uniti dalla forza della caduta, cadaveri quando hanno toccato terra, in una discesa breve e lunghissima. Lei, una donna di quasi cinquant'anni, ingegnere, e pensi razionalità e conti che tornano, dove la follìa non ha diritto di abitare. Lui, un fagottino che di anni ne aveva cinque e non era un estraneo per questa professionista di mezz'età.

Lei era la zia, sorella del papà del piccolo, e con il bimbo ha condiviso tanti bei momenti di vita e non solo questa morte orrenda e incredibile che invade i notiziari, le menti, le vite. I genitori del bambino si sono precipitati ai piedi di quel grande palazzo che conoscevano bene. Sono straziati, increduli, affranti di fronte alle prime risposte, tragicamente immediate, alle quali solo il tempo potrà dare conferma. I parenti più stretti pensano che si sia trattato di un omicidio suicidio. Anche se nessun biglietto conferma una simile decisione.

Sono precipitati insieme dalla camera di letto di lei. La casa era chiusa a chiave dall'interno, elemento che tende a escludere l'ipotesi di un omicidio. Lui si è arrampicato e la zia ha cercato inutilmente di salvarlo? Al momento, nulla può essere escluso. L'ipotesi peggiore, eppure quella sulla quale testimoni e investigatori si sono concentrati come la più verosimile, è che sia stato un gesto volontario della zia. Ricorderebbe tante mamme impazzite che decidono che è meglio farla finita: non vale la pena vivere e se per loro è tragedia, meglio risparmiarla anche alla carne della propria carne. Storie dove i sentimenti di fusione, contorti, stravolti, prendono strade assassine. Qui, a sconvolgere tutto, sarebbe stata la zia a strappare il bimbo alla vita, al fratello e a sua moglie.

Per la madre, per i genitori, è l'assurdo oltre ogni confine che distrugge legami, lascia senza presente, divora il passato e il futuro. Indaga il pm Maria Angela Sighicelli, che ha affidato le indagini ai carabinieri. Sul posto, oltre ai sanitari del 118, sono arrivati anche i militari dell'Arma ed i vigili del fuoco. Non c'era più nulla da fare.

Resta solo di cercare di capire ciò che forse non può essere compreso.

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